Libri
"Un giorno mi abbandonerai e farai un figlio con un'altra"
Con "Prima di sparire", Mauro Covacich scandaglia uno dei temi che più di altri si cerca in genere di ignorare o mettere a tacere. Il filo conduttore del romanzo è il senso di colpa
07 giugno 2008 | Antonella Casilli

Un libro è di chi lo legge e chi lo scrive ne perde il possesso ogni volta che un nuovo lettore lo fa suo con la propria chiave di lettura.
Prima di sparire, scritto da Mauro Covacich ed edito per i tipi di Einaudi non si sottrae a questo senso di appartenenza per cui quella che propongo non è che la mia lettura.
Lo stesso autore, nell'ultima pagina del libro - che a chi gradisce una lettura più semplice mi permetto di suggerire di leggerla a mò di prologo - parla della
soggettività della memoria e il ricordo è il "modo in cui la mente intende raccontarlo, anche quando è in buona fede, anche quando parla con se stessa".
Accade quindi che la vita di tanti nella scrittura si trasformi nel ricordo di uno solo. Allo stesso modo la lettura di ciascuno trasforma un bel romanzo di spessore nel caleidoscopio con cui guardare il verosimile dal proprio punto di vista.
La storia narrata è quella di un nuovo amore che uccide un'antecedente legame, presumibilmente pressocchè felice, e sconvolge la vita del
protagonista, che rifugiandosi nella dimensione del racconto, trasforma con una magica scrittura la vita privata in letteratura.
Dicevamo la chiave di lettura personale, nella mia, il protagonista è un uomo
trascinato in un vortice di paranoie e sensi di colpa per un amore che parte inevitabile dell?esperienza umana è vissuta da ciascuno a seconda della propria sensibilità ma non senza ripensamenti e compromessi.
E' uno scrittore e giornalista che con sguardo dolce rivive un amore che non vive più ma sopravvive nei sensi di colpa ma anche nelle riflessioni che egli argutamente compie guardandosi alternativamente dal di dentro e dal di fuori esaminando le proprie scelte ed il proprio coraggio.
Ci vuole più coraggio a controllare le proprie scelte ed i propri sentimenti oppure è inutile perché alla fine è la vita che decide?
E' la vita che decide per lo scrittore la decisione si presenta sotto forma di una nuova vita, un progetto concreto di paternità con una donna diversa dalla moglie, che tra l'altro si aspettava quest'evenienza "un giorno mi abbandonerai e farai un figlio con un'altra". E lui rivive dolorosamente il senso di colpa per quell'abbandono: "ah io non volevo, ma adesso diventerò padre di un figlio non tuo. Avevi ragione è accaduto. Adesso ci sarà una madre e
non sarai tu. Ah come potrai mai perdonarmi".
Ed è questo senso di colpa il filo conduttore di tutto il romanzo ed è tanto più vivo quanto più è forte il ricordo del passato; riflette, infatti, il protagonista, sosteneneo che "la memoria è la facoltà che odio di più", nella prossima vita vorrei essere dotato solo di percezione... smettere di pensare, smettere di ricordare". Perché si rende conto, il protagonista che sparire dalla vita di un'altra persona significa tradire prima di tutto se stessi: alla fine anche se sei innocente, scopri di aver fatto comunque del male ad un sacco di gente".
Ricordare quella sparizione e il dolore che ha causato negli altri crea una colpa che ha bisogno di essere sostenuta e gestita.
Quello che succede è giusto che ognuno lo legga da sé e se possibile rilegga, è una necessità che pone questo libro tante sono le sfumature di sensibilitÃ
che si possono cogliere. Potendo però mi permetterei di chiedere a Covacich se Anna avesse avuto figli sarebbero andate diversamente le cose?
Mi sembra che Covacich dopo aver attraversato Trieste e l'Italia con tanti pazzi e tanti normali si sia un tantino imbalsamato nelle convenzioni ed abbia scelto la via più semplice dare un padre ad un figlio che viene al mondo senza peraltro togliere il padre ad un altro nucleo familiare.

Mauro Covacich, Prima di sparire, Einaudi, pp. 282, euro 16
Potrebbero interessarti
Libri
Nel nome del pane: l’agroalimentare dei nostri giorni in un romanzo, forse
L’opera prima di Luigi Chiarello incuriosisce dal titolo e avvia lungo un percorso che interroga ciascuno di noi sul rapporto personale, e poi della società tutta, col cibo. Il passato sono storia e simboli, il presente è un’incognita
28 novembre 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli
Libri
I Georgofili e il Giubileo: un volume con letture scelte sull’agricoltura negli anni giubilari
Il volume raccoglie 17 letture svolte da Accademici negli altrettanti anni giubilari compresi tra il 1775 e il 2025 ed offre al lettore diversi spunti, fornendo l’opportunità di ripercorrere un viaggio a tappe, scandito dalle cadenze degli anni giubilari, lungo il cammino dell’agricoltura nazionale
26 novembre 2025 | 17:00
Libri
Guida Vitae 2026: le 400 eccellenze selezionate da AIS in degustazione a Firenze
Il 15 novembre alla Stazione Leopolda a Firenze l'evento con le finali dei premi per i sommelier tra cui il concorso Miglior Sommelier d’Italia. L'Associazione Italiana Sommelier presenta la Guida Vitae 2026
14 novembre 2025 | 18:00
Libri
Fonte di Foiano è l'azienda dell'anno per Flos Olei, l'extravergine migliore è spagnolo
Anche quest’anno l’Italia si dimostra un punto di riferimento internazionale. Grande vitalità del settore in gran parte del globo: dalla Spagna, alla Croazia, alla Grecia, al Sudafrica fino al Cile
05 novembre 2025 | 15:00
Libri
In un volume i 75 anni della storia dell’Accademia e del suo ruolo di valorizzazione del settore vitivinicolo
L’Accademia della Vite e del Vino conta oggi 554 membri nelle diverse categorie, ha patrocinato convegni, incontri scientifici e tecnici e ha organizzato e svolto ben 340 Tornate Accademiche, di cui 17 all’estero in Paesi europei ed extra-europei
23 aprile 2025 | 17:00
Libri
La Guida agli Extravergini di Slow Food Italia compie 25 anni
Tante novità e una decisione politica: fuori dalla Guida le aziende che attuano il superintensivo. Un lavoro di squadra per far conoscere oli, storie e territori: 823 aziende segnalando 1321 oli extravergini di qualità
02 aprile 2025 | 09:00