Libri
Un duetto che si trasforma in un coro, in nome dell'olio artigianale
In Fuga dalla città Fabrizia Cusani e Giampaolo Sodano hanno messo a nudo le loro speranze, i loro desideri e le loro ingenuità durante un percorso di vita che li ha portati dal centro città alla campagna della Tuscia
25 ottobre 2013 | Alberto Grimelli
Non è né una biografia né un'autobiografia, anche se ve ne sono delle tracce.
Non un racconto, anche se ci assomiglia.
Non è un saggio, anche se, qua e là, nozioni e valori affiorano.
Fatto salvo ciò che non è, ora bisogna avventurarsi nel capire cos'è Fuga dalla città, fatica letteraria di Fabrizia Cusani e Giampaolo Sodano.
La mia impressione è che sia un duetto che, a un certo punto, senta la necessità di allargarsi, diventando un coro. Dopo essersi rimpallati la palla, sull'onda di emozioni, ricordi e fantasie, gli autori hanno deciso di coinvolgere altri amici, per arricchire l'esperienza.
Una tavolata e parole in libertà, o quasi, intorno ai temi dell'agricoltura, della ruralità, dell'olivicoltura e del mondo oleario. Tutto in prima persona, con gli autori e i loro conviviali a discutere, dibattere, scambiare idee e opinioni.
Un volume molto “socratico”, dove è il dialogo a farla da padrone, senza però dimenticare il tema conduttore, il filo che lega tutta la narrazione: la fuga dalla città.
E' un mito e una leggenda, la voglia di campagna.
In molti sognano una svolta contadina, a contatto con la natura, lontano da smog e stress.
Quello che hanno scoperto gli autori, da anni ormai agricoltori e frantoiani nella Tuscia, è che non c'è tempo per essere pigri quando si inizia questa attività.
Certe favole da Mulino bianco appartengono all'immaginario collettivo ma non sono la realtà e la quotidianità che è molto più variegata, ricca e sfumata.
I contadini amano la terra? Sì e no. La scienza agronomica ha risolto tutti i problemi? Sì e no. E' possibile programmare in campagna? Sì e no.
Quel che ci insegna questo libro, oltre alla passione per l'olivo e l'olio artigianale, è che, sebbene vi sia frenesia e impegno anche nell'attività agricola, la vicinanza con la natura e con i suoi cambiamenti, difficilmente percepibili in città, può regalare un senso di serenità che non è possibile trovare altrove.
In campagna si apprezza in maniera diversa, più profonda, il valore del cibo. Non quello materiale, in soldoni, ma quello culturale, fatto di storie e tradizioni.
Cum vivere, convivere, vivere insieme, convivio, intorno a una tavola con le persone amiche.
Fabrizia Cusani e Giampaolo Sodano
Fuga dalla città - Come condire un convivio con l'olio e vivere felici
LT Editore
Euro 16,00
Commenta la notizia
Per commentare gli articoli è necessario essere registrati
Accedi o Registrati