Italia

Unità ma non sempre coincidenza d’idee all’assemblea dell’Oiv

Un voto plebiscitario per Federico Castellucci, rieletto direttore generale, ma non su tutte le questioni aperte sono rose e fiori

28 giugno 2008 | Graziano Alderighi

Federico Castellucci è stato rieletto con 114 voti su 117 per il secondo mandato di direttore generale della Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino.
Sotto il suo quinquennio di direzione, la Oiv. si è confermata la organizzazione tecnico-scientifica di riferimento a livello mondiale per tutto ciò che concerne la vigna e il vino. Il programma con il quale ha ripresentato la propria candidatura prevede, fra l'altro, l'adesione della Cina e dell'India, e l'approfondimento tecnologico e a tutela del consumatore mondiale.

Qualche polemica ha invece suscitato la proposta e la possibilità che i vini a denominazione d’origine possano essere vendute nelle confezioni bag in box, il contenitore composto da sacchetti multistrato in plastica inseriti in imballaggi di cartone.
Un’apertura per quelle denominazioni che, specie in questi periodi di crisi, stanno soffrendo. Il vino in bag in box continua infatti ad avere un buon mercato, in particolare all’estero e potrebbe rappresentare, agli occhi dei proponenti, l’occasione per commercializzare il molto invenduto nelle cantine.

Il Ministro Zaia chiude, ma non troppo, a questa possibilità affermando piuttosto criticamente che “dietro ad ogni confezione noi vendiamo un territorio, possibilmente in vetro”.

Più netta la posizione delle Città del Vino. “Se tutto questo si fa per il mercato – ha detto Valentino Valentini - o, per meglio dire, per aiutare quelle denominazioni che hanno difficoltà a piazzare i loro vini che sono fermi in cantina, allora perchè non si declassano a Igt o addirittura non si mette mano a queste denominazioni trasformandole in indicazione geografica? Tutti dicono, nell'ambiente del vino italiano, che le Doc sono troppe. Ebbene, allora decidiamo quali sono quelle che meritano di esistere e quali, invece, potrebbero fare un passo indietro; tra l'altro già i vini Igt possono essere confezionati in bag in box”.

Proprio il neo rieletto direttore dell’Oiv, invece, è molto più possibilista. “Ho visto usare il bag in box anche per vini a denominazione di altri paesi europei, magari bisognerebbe poi evitare, come è stato previsto, che alcune tipologie come le riserve o selezioni particolari non vengano messe in questi contenitori e chiarire bene la differenza del tipo di offerte. Il bag in box, per alcuni Paesi, specie del nord Europa, ma non solo, è un buon strumento di penetrazione. Quello che è importante è che bisogna penetrare un mercato e vendere il vino italiano a tutti i livelli, dallo sfuso, a quello da tavola, vitigno, Igt, Doc, perchè così il consumatore si abitua a bere il vino italiano nelle varie occasioni, e non solo il giorno del compleanno”

Potrebbero interessarti

Italia

Oleoturismo: i dettagli della nuova legge regionale pugliese

Sono considerate attività oleoturistiche le attività formative ed informative nonché le iniziative a carattere culturale e ricreativo. Nel testo di legge vengono disciplinate le procedure da seguire per l'avvio dell'attività oleoturistica e fissa standard minimi di qualità. 

14 giugno 2025 | 09:00

Italia

Qualità confermata e segnali positivi per gli agrumi italiani

La Germania che si conferma il primo mercato di sbocco per il nostro Paese. La siccità non ha compromesso la qualità della produzione che, pur presentando frutti mediamente di calibro inferiore, si è rivelata ottimale sotto il profilo organolettico

12 giugno 2025 | 14:00

Italia

I due nuovi contaminanti che preoccupano l'ortofrutta italiana

Il Regolamento 396/2005/CE e s. m. stabilisce i livelli massimi di residui per combinazioni alimento/fitofarmaco. I potenziali problemi dovuti all’acido difluoroacetico (DFA) e all’acido trifluoroacetico (TFA) 

12 giugno 2025 | 12:00

Italia

I controlli dell'ICQRF sull'agroalimentare italiano

Oltre 50.000 verifiche annuali per tutelare la qualità, la sicurezza e i produttori onesti. Il 2025 vedrà il rafforzamento delle attività di vigilanza, in particolare nei settori a maggior rischio, come le pratiche sleali

12 giugno 2025 | 10:00

Italia

L'oliva Taggiasca ligure diventa IGP

Dopo anni di lotte e il tentativo di rinominare la varietà, ora la Liguria vede riconosciuta l'oliva Taggiasca Igp. Pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea la domanda di registrazione come prodotto a indicazione geografica

12 giugno 2025 | 09:00

Italia

Multe sulle quote latte: si apre il periodo della transizione

L'Organismo di composizione, composto da un alto Magistrato contabile, da un Avvocato dello Stato e da un Dirigente dell'Agea, avrà il compito di valutare le istanze presentate dagli allevatori e con loro addivenire a una transazione

11 giugno 2025 | 11:00