Italia
Biol, la qualità non si improvvisa
L'olio da agricoltura biologica protagonista dell'evento organizzato dal CiBi. Al primo posto la Sicilia, mentre a seguire Puglia e Calabria. E spagnolo il miglior olio estero
28 giugno 2008 | Fabio Nardulli, Pasquale Di Lena
Torna a vincere la qualità italiana, dicono gli organizzatori del premio Biol, e con ciò rassicurano coloro che temevano la perdita di leadership del nostro Paese. Non è così. Chi segue i criteri dell'agricoltura biologica sa che la qualità è cresciuta sensibilmente.
Ed è così che lâevento targato CiBi, ma anche Camera di Commercio di Bari, Regione Puglia e Ministero Politiche agricole, quello da tutti conosciuto come "Premio Biol" è giunto a comunicare i vincitori del concorso.
E' il siciliano âCherubinoâ di Terraliva a primeggiare.
Secondo posto, e premio Biolblended, agli oli pugliesi, mentre il terzo posto è stato assegnato a un olio calabrese.
E' spagnolo invece il miglior estero, giunto quinto; il Biopack, invece, a un australiano, ma tanti altri sono i riconoscimenti.
Ricapitolando, dunque: primo è lâextra vergine siciliano âCherubinoâ, dellâazienda Terraliva di Siracusa: il migliore bio del 2008, e a sancirlo è il principale verdetto del Premio Biol, lâevento che da tredici anni assegna i più importanti riconoscimenti mondiali del settore.
Secondo posto assoluto al âBio Dop Dauno Garganoâ dellâazienda Sio di Carpino; e terzo al calabrese âLibrandi Monocultivar Nocellara del Beliceâ prodotto da Librandi a Vaccarizzo Albanese, nel cosentino.
Miglior olio straniero, invece, collocatosi al quinto posto, è lo spagnolo âRincon de la Subbeticaâ prodotto da Almazaras a Cordoba (Andalusia). Se si pensa che questâultimo era arrivato primo assoluto nella scorsa edizione, e aggiungendo che questâanno anche il premio Biolblended (miglior olio imbottigliato e commercializzato con marchi non del produttore) è andato a un italiano, il pugliese âCasa di Caroliâ di Puglia Alimentari (Martina Franca), ecco che dalla proclamazione dei vincitori, avvenuta a Modena durante il Congresso mondiale Ifoam, emerge un ritorno della qualità tricolore.
Dopo le preselezioni territoriali in Italia e allâestero la giuria internazionale - sottolinea il coordinatore del Biol Nino Paparella - ha testato i 310 oli finalisti (nuovo record) giunti da 19 Paesi: Albania, Arabia, Argentina, Australia, Cile, Croazia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Nuova Zelanda, Palestina, Perù, Portogallo, Spagna, Tunisia, Turchia e Usa. Unâoccasione per conoscere e confrontare le più diverse culture olivicole, che ha comunque ribadito la crescita media di molte produzioni estere, dalla Spagna alle più sorprendenti Nuova Zelanda e Turchia. Con unâattenzione crescente anche per i consumator.
Non a caso viene dallâAustralia un altro importante verdetto dellâevento organizzato dal CiBi e promosso da Camera di Commercio di Bari, assessorato regionale allâAgricoltura e ministero delle Politiche agricole: il BiolPack per la miglior accoppiata etichetta-packaging, vinto dal âKalisâ dellâazienda omonima di Osborne Park.
Per tutti gli altri riconoscimenti territoriali: link esterno
Il successo degli oli molisani e della culla delle Città dellâOlio, Larino, al concorso internazionale Biol
LâAFFERMAZIONE DELLA VARIETAâ âGENTLE DI LARINOâ
Ben tre oli premiati, dei 63 vincitori, di cui 19 provenienti da ogni parte del mondo
Alle due stelle dellâolio âBiosaporiâ della Cooperativa Olearia Larinese, che vince la selezione regionale, la stella assegnata giuria internazionale del famoso concorso promosso dalla Camera di Commercio di Bari,sono da aggiungere la stella assegnata allâolio della âMasseria Colasaniâ di Casacalenda e quella allââOlio di Floraâ della âCasa del Ventoâ, lâaltra azienda di Larino che, a dicembre ha vinto il Premio âGoccia dâOroâ nella categoria fruttato leggero.
Il Molise con la sua varietà più nota e più diffusa (1/3 degli olivi molisani) la âGentile di Larinoâ, piazza ben tre oli biologici tra i 63 premiati, di cui 19 provenienti da ogni parte del mondo, a Modena lâaltro giorno dal Concorso più prestigioso a livello internazionale, il Premio Biol della Camera di commercio di Bari.
Grande la soddisfazione per i dirigenti ed i soci della cooperativa olearia larinese che, dopo anni di grande impegno per la produzione della qualità , con lâolio âBiosaporiâ e di riconoscimenti, vince la selezione regionale, ma anche per gli altri due premiati e inseriti nellâelenco dei 63 vincitori finali con la conquista di una stella, la Masseria Casolani dellâazienda argricola Pietropaolo Antonietta di contrada Civitella, a metà strada tra Larino e Casacalenda e la Casa del Vento in contrada Monti, sempre a Larino, con âlâOlio di Floraâ, già vincitore a dicembre dellâaltrettanto prestigioso premio âGoccia dâOroâ, promosso dallâArsiam, sede di Larino.
Questo successo del Molise e di Larino, la città che, nel 1994, ha dato vita alla Associazione Nazionale delle Città dellâOlio e che deve alla sue tre varietà (oltre la âGentileâ,, anche la âS.Pardoâ e la âSalegnaâ o âSaligna di Larinoâ) la sua antica fama di capitale del popolo dei Frentani, va a confermare la vocazione alla qualità biologica dellâolivicoltura molisana ed alle possibilità che essa ha di affermarsi sempre più sui mercati del mondo, dove cresce la domanda e lâinteresse per i prodotti biologici .
Un successo che va a confermare anche la vittoria dello scorso anno, alla 12a edizione del Premio Biol, dellâolio biologico dellââArs Vivendiâ dellâArch. Aristide Vitiello, sempre con la âGentile di Larinoâ .
Questi premi vanno ad onorare produttori seri e capaci, un territorio, vocato da sempre alla qualità , e mette in luce le potenzialità che questa terra ha per esprimersi e farsi conoscere attraverso la bontà dei suoi prodotti, in questo caso dellâolio biologico.
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