Italia

EXTRA VERGINI A MARCHIO DOP. ECCO I PRODUTTORI VINCENTI

L’olivo e l’olio hanno dominato la scena in Campania. Con la kermesse dedicata interamente alle produzioni a denominazioni di origine. E’ il territorio il perno del successo, per il premio “Sirena d’Oro” di Sorrento . L’elenco dei premiati. Sicilia ai vertici. Vince il Sud

28 febbraio 2004 | Francesco Caricato

E’ stata nel complesso una bella manifestazione, con un riscontro unanime da parte del Panel che ha valutato gli extra vergini delle 107 aziende partecipanti. Grande l’interesse del pubblico dei curiosi e di notevole impatto la corale adesione delle varie amministrazioni ed enti coinvolti.



Diamo subito l’elenco dei premiati, nell’ambito delle tre categorie di riferimento.

Per il “Fruttato intenso” si sono così classificati:
1. Azienda Agricola Villa Ponte, Dop Monti Iblei, Sicilia
2. Frantoio Cutrera, Dop Monti Iblei, Sicilia
3. Erbesso, Dop Monti Iblei, Sicilia

Per il “Fruttato medio” si sono così classificati:
1. Cooperativa Agricola La Torretta, Dop Colline Salernitane, Campania
2. Agrobiologica Rosso, Dop Monti Iblei, Sicilia
3. Azienda Agricola Nicola Titone, Dop Valli Trapanesi, Sicilia

Per il “Fruttato leggero”, infine, ecco i vincitori:
1. Agricola Lubrense La Tore, Dop Penisola Sorrentina, Campania
2. Di.em.m.e, Dop Umbria, Umbria
3. Azienda Agraria Biologica Giulio Scardini, Dop Sabina, Lazio

Il gruppo dei panelisti

Torniamo all’iniziativa. Il premio Sirena d’Oro di Sorrento è giunto intanto alla sua seconda edizione. L’Assessore regionale all’Agricoltura Vincenzo Aita crede moltissimo al Premio quale veicolo di cultura. “Sono tre i punti su cui ci concentreremo”annuncia, ed elenca con inappuntabile precisione: primo, la ricerca; secondo, la divulgazione; terzo, la certificazione”. Ha le idee chiare.
La sua regione si pone in luce nel panorama olivicolo nazionale già solo per i numeri: la Campania coinvolge una superficie di 73.392 ettari destinati alla coltura dell’olivo. Quest’anno, peraltro, si è registrato un incremento del 5 per cento degli oli a Dop. I produttori iniziano a crederci. Certo, non è facile. Le produzioni certificate in tutta Italia non corrispondono alle potenzialità.

Comunque, per la cronaca, i dati relativi alla regione Campania non sono da sottovalutare: 90mila le aziende impegnate, per una produzione media di circa 2 milioni di quintali di olive e 400 mila quintali di olio; tre le aree a denominazione di origine riconosciute. E’ la terza regione italiana in termini di produttività.
“La Campania può diventare la capitale della riflessione sulla qualità”, confida Michele Bianco, dirigente del settore Sirca, ovvero del settore sperimentazione informazione ricerca e consulenza in agricoltura. “La manifestazione Sirena d’Oro di Sorrento – aggiunge – sta diventando un appuntamento fisso per la Campania. Ha portato alla condivisione di un unico interesse: legare il prodotto alla ristorazione”.

Il momento dell'assaggio

Marco Fiorentino, sindaco di Sorrento, il Comune che ha ospitato il momento culminante della manifestazione, che si chiude appunto questo sabato 28 febbraio: “la tutela dei prodotti è il fulcro del Premio”. E prosegue: “Se in Italia esiste oggi una federazione di produttori, è anche grazie a questa manifestazione, che ha rappresentato una svolta culturale”.

Ma torniamo al Premio. La giuria aveva come capo panel Luciano Di Giovacchino e Giovanni Pipolo in qualità di segretario. Il vicepresidente di Oleum, l’associazione di assaggiatori d’olio di oliva, ha svolto invece l’incarico di coordinatore: si chiama Gaetano Avallone. Quindici in tutto i panelisti, tra cui il sottoscritto (dalla Puglia), quindi Maria Luisa Ambrosino (Campania), Angela Canale (Umbria), Giuseppe Cicero (Sicilia), Giampiero Cresti (Toscana), Paola Fioravanti (Lazio), Mario Lalli (Liguria), Alberto Martino (Campania), Angelo Napoliello (Campania), Domenico Oliveto (Lucania), Luciano Pollastri (Abruzzo), Giulio Scatolini (Umbria), Piergiorgio Sedda (Sardegna) e Antonio Michele Trimarco (Campania).

Il vicepresidente Oleum Gaetano Avallone crede fortemente nel Premio: “La fiducia e la considerazione verso gli oli a marchio Dop sta diventando una sfida importante per il rilancio e la valorizzazione del fattore territorio nelle produzioni oliandole. Le aziende che lo scorso anno hanno fatto richiesta della certificazione sono state 75.

Da non dimenticare infine, per la riuscita della kermesse, la fattiva organizzazione dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, della Città di Sorrento, in collaborazione peraltro con l'Associazione nazionale Città dell'Olio, le Camere di commercio di Benevento e di Salerno, oltre, ovviamente, a Oleum.
In tutto, va detto, si è trattato di un evento lungo un mese.

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