Italia 24/11/2020

Accordo tra Crédit Agricole Italia, Valoritalia e Federdoc per il pegno rotativo sul vino

Accordo tra Crédit Agricole Italia, Valoritalia e Federdoc per il pegno rotativo sul vino

Finanziamenti agevolati in cambio del pegno di vino Dop/Igp. Il finanziamento potrà essere rinnovato con la semplice sostituzione del prodotto dato in pegno con quello di nuova produzione


Federdoc, Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari per la Tutela delle denominazioni di origine vitivinicole e Valoritalia, società leader nelle certificazioni agroalimentari italiane hanno firmato un accordo con Crédit Agricole Italia, banca fortemente radicata sul territorio nazionale e da sempre leader nel settore agroalimentare.
L’accordo si pone l’obiettivo di attivare il cosiddetto “Pegno Rotativo”, uno strumento finanziario previsto dal Decreto del MIPAAF dello scorso 23 luglio 2020, che si propone di rafforzare la liquidità delle imprese in una fase di estrema difficoltà del mercato dovuta all’epidemia di Covid-19.

Crédit Agricole Italia è uno dei primi istituti ad avviare questa iniziativa e potrà quindi finanziare le giacenze di magazzino dei prodotti DOP e IGP detenuti dalle imprese, compresi quindi i vini a Denominazione di Origine. Tale finanziamento potrà essere rinnovato automaticamente con la semplice sostituzione del prodotto dato in pegno con quello di nuova produzione. La produzione rimarrebbe fisicamente nei magazzini aziendali.

In questo schema, le funzioni di Crédit Agricole Italia e di Valoritalia sono complementari: la prima valuta la concessione del credito in base ai valori di mercato del prodotto in giacenza, mentre la seconda, in qualità di Ente di Certificazione riconosciuto dal MIPAAF, attesta la presenza fisica del vino in cantina anche in relazione a quanto riportato nei registri telematici da parte dell’azienda, procede ad un’analisi chimico-fisica del prodotto, ne verifica la conformità con quanto previsto dal Disciplinare di Produzione e informa la banca con specifici report.

Questa collaborazione consente a Crédit Agricole Italia di essere sempre più vicino alle esigenze delle imprese del settore, tenendo conto delle caratteristiche delle loro attività e consentendo la riduzione dei costi di finanziamento.

Per Giovanni Silvano, Responsabile dell’Area Affari e Agro di Credit Agricole Italia, “rafforziamo la nostra offerta di prodotti con l’attivazione del Pegno non possessorio per tutte le DOP e IGP come previsto dal DM del 23 luglio 2020. Uno strumento fondamentale per sostenere ancora maggiormente la liquidità di tutte le aziende della filiera vitivinicola. Un prodotto innovativo che il mercato chiede da anni”.
Alessio Foletti, Responsabile Direzione Banca d’Impresa di Credit Agricole Italia, commenta: “con questo accordo si potenzia la nostra capacità di servire in modo sempre più efficiente le imprese che operano nella trasformazione di un prodotto che dà lustro al made in Italy nel mondo. Il pegno consente alle imprese di tutte le dimensioni di sfruttare gli asset di cantina per avere nuova finanza da impiegare nella gestione”.

Per Riccardo Ricci Curbastro, Presidente di Federdoc ed egli stesso imprenditore vitivinicolo, si tratta di “un impegno tangibile nei confronti di tutto il comparto agroalimentare italiano. Finanziare le imprese che producono vini a Denominazioni d’Origine significa sostenere il loro asset più importante: la qualità. Comunicheremo ai Consorzi di Tutela associati a Federdoc i contenuti di questo accordo, con la speranza che questo strumento sia promosso a tutte le imprese e allargato agli altri enti di certificazione italiani.”.

Per Giuseppe Liberatore, Direttore Generale di Valoritalia, “è uno strumento finanziario realmente innovativo, perché dimostra che con la collaborazione tra soggetti di natura diversa si riesce non solo a rafforzare il sistema delle garanzie e ridurre il costo del credito, ma anche ad apportare un reale vantaggio a tutta la filiera. Uno strumento che potrà essere utilizzato anche in futuro indipendentemente dalla situazione di difficoltà che stiamo attraversando”.

di C. S.