Italia 29/04/2006

DOPO LA GRANDE PERFORMANCE AL VINITALY, E’ TEMPO DI RIFLESSIONI PER I PRODUTTORI

Un’ottima e curata organizzazione ha fatto da sfondo a una straordinaria manifestazione che ha sottolineato la crescente vivacità del mondo del vino, offrendo grosse soddisfazioni ai molti espositori


Si è conclusa lunedì sera 10 aprile 2006 la quarantesima edizione della fiera enologica più importante del mondo. Il Vinitaly, dall’alto dei suoi 80 mila metri quadrati netti di superficie espositiva e 4200 espositori provenienti da 30 Paesi, ancor più degli altri anni, ha riscosso notevole successo registrando ben 144 mila presenze. L’aspetto più importante è che fra questi visitatori si è rilevata una maggiore affluenza di operatori del settore, che ha reso più proficua l’attività degli espositori garantendo loro contatti di qualità.

Interessanti novità sono emerse anche dal punto di vista estetico, che ha evidenziato grandi evoluzioni. In questa edizione del Vinitaly gli organizzatori hanno prestato molta attenzione all’allestimento degli interni della fiera, curando nei particolari le diverse situazioni.
Particolarmente accattivante è stata ad esempio l’idea di ricreare l’atmosfera della celebre Piazza San Marco attorno al padiglione dedicato alla Regione Veneto.
In questo, gli organizzatori sono stati seguiti anche dalle stesse aziende partecipanti, le quali hanno puntato molto sull’immagine.
Il duplice scopo di attirare l’attenzione da un lato e di dare un aspetto dinamico e svecchiato dall’altro è stata raggiunta con l’allestimento di stand più grandi e curati nel dettaglio.
Un’ottima e curata organizzazione ha quindi fatto da sfondo a questa straordinaria manifestazione che ha sottolineato la crescente vivacità del mondo del vino e ha dato molta soddisfazioni ai moltissimi espositori presenti.


INTERVISTE
Non potevamo non riportare il parere di alcuni tra i protagonisti.

La voce della Toscana
“Negli ultimi tre anni – dichiara Giampiero Pazzaglia, responsabile della Tenuta di Argiano di Montalcino (Siena) - e, soprattutto quest’anno, abbiamo avuto un aumento nel numero di visitatori interessanti, di qualità, un aumento degli addetti, dei buyer , di gente quindi che sceglie di venire al Vinitaly per degustare e conoscere nuovi vini.
Sono molto soddisfatto di questa fiera e posso dire che è anche il pensiero generale, soprattutto nel padiglione Toscana che è sempre un padiglione molto visitato e molto attrattivo.
Gli organizzatori sono molto efficienti – continua Pazzaglia - di ottimo livello, anche dal punto di vista dell’Internet point e su tutto quello che serve alle aziende per lavorare durante il periodo della fiera.
Rispetto agli anni passati si vede un continuo miglioramento anche dal punto di vista degli eventi che accompagnano tutti e cinque i giorni.
Ma la cosa più importante è che l’utenza dei primi anni Novanta, che era di tutto un po’, oggi è meglio dimensionata perché abbiamo, tra i visitatori, persone di qualità anche il sabato e la domenica frequentati solitamente da persone che non sono del settore.”


La voce del Consorzio del Soave
Una soddisfazione diffusa è quella che si respira al Consorzio Tutela Vini di Soave a conclusione del 40° Vinitaly. I primi bilanci sono tutti col segno più, sia per quanto riguarda il numero dei visitatori, sia per quanto riguarda le prospettive di mercato.
"Un Vinitaly 2006 – afferma Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio di Tutela del Soave – da promuovere su tutta la linea. L’aria è positiva grazie anche ad alcuni mercati che stanno nuovamente attivandosi, anche se sono necessarie sempre molte cautele. Va comunque detto che il felice esito della manifestazione premia gli sforzi dei produttori e degli enti di tutela e promozione che lavorano un anno intero per arrivare a Vinitaly in maniera impeccabile".


La voce del Molise: Pasquale Di Lena
La partecipazione dei produttori molisani, con una immagine nuova e più rispondente del passato alla crescita della presenza di una realtà che registra ogni anno novità di grande interesse per la valorizzazione dei territori vocati alla qualità, è un altro aspetto che ha voluto cogliere il direttore della Fattoria Di Vaira, di Petacciato, Pasquale Di Lena.
“La soddisfazione dei nove produttori presenti con oltre 70 etichette – spiega Di Lena - è importante per affrontare con serenità l’edizione del prossimo anno, con le necessità espresse dai protagonisti per rendere la partecipazione delle nostre aziende ancor più ricca e produttiva di successi e dare, così, alla vitivinicoltura del Molise i risultati che merita. La raccomandazione alla Regione, all’Arsiam ed all’Unione delle Camere di Commercio, che hanno organizzato la presenza delle aziende molisane, è quella di puntare di più sugli operatori dei mercati del mondo, selezionando e programmando iniziative che vanno a rafforzare la presenza del Molise a questo appuntamento dell’anno del vino italiano, fondamentale per chi vuole dare immagine e successo alla propria produzione”.

La voce della Puglia, con il pluripremiato Angelo Maci
Il presidente della nota Cantina Due Palme è oltremodo soddisfatto, sia per le performarce dell'azienda, sia per i contatti avuti, sia, ovviamente, per un premio ancor più ambito, il Cangrande, assegnato agli uomini che hanno fatto grande il mondo enoico, lui tra questi, per la seconda volta.
"Cosa dire? Provo grande soddisfazione, perché continuano a essere premiati i miei vini, oltre che la mia persona; è segno che stiamo lavorando bene, in una Puglia che può affrontare a testa alta il mercato e che rispetto al passato può manifestare l'orgoglio dell'appartenenza. Il Vinitaly quest'anno si riconferma dunque un luogo di incontri e di contatti molto importante, la piazza ideale per chi deve esprimere la propria identità attraverso i vini che vendemmia dopo vendemmia va producendo".

Il Vinitaly coltiva la propria fama anche all’estero
Merita infine di essere sottolineato che Vinitaly non è solo una manifestazione commerciale, ma anche un luogo culturale, capace di creare informazione scientifica sia nel campo viticolo che enologico. Molto ricco è stato infatti il programma di convegni, organizzati durante tutti i cinque giorni di fiera, sulle ultime novità tecniche ed economiche del mondo del vino.

Forte dei risultati raggiunti in questa rassegna veronese, il Vinitaly ora si prepara ad affrontare i prossimi appuntamenti internazionali che sono Vinitaly Russia a maggio, Vinitaly USA ad ottobre, Vinitaly Japan e Vinitaly Cina a novembre. Viste le premesse non c’è motivo per non aspettarsi ulteriori risultati positivi anche fuori dall’Italia.

di Enrico Rana