Italia
Viticoltura eroica: strategie e obiettivi comuni per i vigneti di montagna della Lombardia
13 settembre 2016 | C. S.
Strategie comuni partendo da esperienze diverse per i vini eroici della Lombardia, con l’obiettivo di una valorizzazione integrata della viticoltura delle aree di montagna. E’ stato questo in sintesi il punto centrale dell’incontro organizzato dal Cervim, che si è tenuto a Sondrio, che segue quelli già svolti a Banyuls Sur Mer (Francia), Savoia (Francia), Conegliano. All’incontro, oltre al presidente del Cervim Roberto Gaudio, hanno partecipato il vicepresidente della Provincia di Sondrio Christian Borromini; la presidente dell’Ersaf Lombardia (Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste) Elisabetta Parravicini; il direttore dell’Ersaf Massimo Ornaghi; il presidente del Consorzio Vini Valtellina Mamete Prevostini; il direttore del Consorzio Vini Valle Camonica Sergio Bonomelli e per la Fondazione Fojanini, sede dell’incontro, il direttore Graziano Murada.
"L’incontro di Sondrio – sottolinea il presidente Cervim Roberto Gaudio –, ha permesso di evidenziare obiettivi, strategie ed azioni comuni per la tutela e valorizzazione della viticoltura eroica, che nei territori montani della Lombardia assume un grande valore, per l’ampia presenza e professionalità di viticoltori ‘eroici’. Importante e propositiva la partecipazione del mondo produttivo e dei Consorzi, oltre ovviamente, alla presenza dei vertici dell’Ersaf regionale".
"Abbiamo deliberato con convinzione la nostra adesione al Cervim – ha detto Elisabetta Parravicini, presidente Ersaf - perché riteniamo che il ruolo dell’Ente sia fondamentale per la salvaguardia e la tutela dei territori montani attraverso una delle produzioni di qualità. Come Ente siamo convinti anche di poter dare il nostro contributo in termini di internazionalizzazione dei rapporti, attività di lobbying e realizzazione di progettualità a livello europeo anche attraverso l'associazione Euromontana, di cui sono la vicepresidente".
"Siamo molto soddisfatti dell'unità di intenti raggiunta nell'incontro di oggi – ha aggiunto il presidente Consorzio Vini Valtellina, Mamete Prevostini -. L’obiettivo comune è sicuramente quello, oltre alla realizzazione di progetti comuni, di riuscire sempre più a comunicare l'importanza e il valore della viticoltura di montagna; oltre all'enorme lavoro che c'è alla base di prodotti di assoluta qualità. Un obiettivo che dovrà essere raggiunto è quello di riuscire a trasferire tutto questo al consumatore finale".
"Un momento di confronto operativo molto importante quello organizzato dal Cervim – ha affermato Graziano Murada, direttore Fondazione Fojanini -; e proprio tramite il Cervim, possiamo pensare di proporre studi e ricerche all’interno dei diversi programmi comunitari dedicati alla ricerca".