Italia

Il porto di Bari al centro di traffici internazionali di malaffare

Sequestrati oltre 504.000 chilogrammi di fertilizzanti di orgine cinese destinati al mercato italiano da parte dei Nas mentre il Corpo Forestale dello Stato avvia un'operazione straordinaria di controllo sul grano forse contaminato con micotossine

24 febbraio 2016 | C. S.

Due operazioni quasi contemporanee da parte dei Nas e del Corpo Forestale dello Stato che hanno posto sotto stretta sorveglianza il porto di Bari, a quanto pare diventato il crocevia di traffici di malaffare internazionali.

Personale del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute - N.A.S. di Bari, unitamente al locale Servizio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed ai finanzieri del Gruppo G.d.F. di Bari, hanno proceduto al sequestro di ventuno containers, giunti nel porto di Bari, contenenti complessivamente oltre 504 tonnellate di fertilizzanticonfezionate in ben 20.160 sacchi da 25 kg. cadauno, provenienti dalla Cina e destinati ad un distributore all’ingrosso di prodotti agricoli con sede in Sicilia.

L’operazione è scaturita da un’accurata attività di monitoraggio ed analisi della documentazione e dei fattori di rischio sui mezzi, ed in particolare, sulle merci in transito nell’area portuale, al fine di controllarne l’origine e di garantire, come nel caso specifico, la tutela dell’ambiente e della salute dei consumatori.

In particolare il personale operante, in forza delle specifiche competenze tecniche di settore, accertava, in sede di successiva ispezione diretta della partita, che sul confezionamento dei sacchi di fertilizzante, pronti per la vendita, erano state apposte, in maniera fraudolenta, false e fallaci indicazioni circa l’origine ed il “Made in Italy”, atte a trarre in inganno il consumatore finale del prodotto.Venivano inoltre svolti gli opportuni campionamenti della merce al fine di effettuare i necessari esami di laboratorio volti a stabilire l’effettiva natura, nonché la composizione chimica del prodotto, importato come semplice “calcium nitrate”, per determinare l’eventuale presenza di sostanze nocive per la salute e/o inquinanti per l’ambiente dissimulate all’interno.

L’attività ispettiva, in fase esecutiva, si è inoltre avvalsa del supporto tecnico di un velivolo del 6°Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, dotato di termocamera per la rilevazione di eventuali differenti fonti di calore.

Il responsabile legale della ditta importatrice è stato pertanto segnalato all’Autorità Giudiziaria competente per il tentativo di immissione sul mercato italiano di prodotti industriali con indicazione mendace.

Il personale del Corpo forestale dello Stato è impegnato nei controlli su tir e container carichi di grano proveniente da Panama, Regno Unito e Canada, arrivati in Italia negli ultimi giorni e in uscita dal Porto di Bari.

Dopo i controlli documentali la Forestale sta effettuando una prima analisi delle micotossine che potrebbero trovarsi nei carichi, attraverso un Kit innovativo all’interno della postazione del Comando Stazione Mobile allestito per l’occasione. Si sta verificando la possibile presenza di tossine e altri patogeni causati dal trasporto in stiva del grano destinato al consumo umano. Le materie prime come mais, grano, riso, soia e arachidi possono, infatti, essere contaminate da micotossine in particolari condizioni di trasporto e conservazione. Un’analisi più approfondita per accertare la reale qualità del grano e la presenza di metalli pesanti sarà poi effettuata nei laboratori pugliesi.

Le micotossine sono metaboliti tossici prodotti dalle muffe e possono avere gravi effetti acuti e cronici sulla salute degli esseri umani e degli animali, quindi l’analisi in alimenti è necessaria e spesso richiesta dalla normativa. I kit in uso alla Forestale permettono infatti saggi qualitativi e un semplice e veloce metodo di analisi.

Obbiettivo dei controlli è accertare anche la qualità del grano straniero impiegato nella produzione di pasta e pane. Su tali prodotti negli ultimi mesi diverse sono state le indagini espletate dal Comando Regionale del Corpo forestale dello Stato di Bari su delega delle Procure di Bari e Trani.

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