Italia

Un solo ordine regionale per i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali del Friuli Venezia Giulia

12 febbraio 2014 | C. S.

Un unico ordine regionale per tutto il Friuli Venezia Giulia in grado di rappresentare al meglio la categoria professionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali. Prima Regione in Italia ad operare la fusione il neo costituito Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali del Friuli Venezia Giulia ha eletto nei giorni scorsi i propri vertici. Il Consiglio, che rimarrà in carica fino al 2018, risulta adesso così composto: Presidente Dottore Forestale Monica Cairoli, Vice Presidente Dottore Agronomo Giovanni Bigot, Segretario Dottore Forestale Daniele Peresson, Tesoriere Dottore Agronomo Alessandro Quattrin. Consiglieri: Dottore Forestale Vera Bortoluzzi , Dottore Agronomo Paolo Parmegiani, Dottore Agronomo Filippo Sbuelz, Dottore Agronomo Cristina Zanfi Forestale juniro Glauco Pertoldi.

«Questa convergenza verso un unico ordine regionale – spiega la neo presidente Monica Cairoli - è un’opportunità di ulteriore crescita professionale per i nostri iscritti ma anche per l’intera categoria intesa come professione. Un valore aggiunto che si rivelerà ancor più proficuo se, nel tempo, riusciremo a mantenere e difendere le specificità personali e territoriali che ci caratterizzano come regione esaltandole e valorizzandole come professionisti».

Le attività in programma Il Consiglio appena nominato ha immediatamente definito le azioni su cui puntare nei prossimi mesi. Dall’accessibilità ai servizi da parte di tutti gli iscritti, alla presenza sul territorio regionale. Da un maggiore dialogo con gli enti sovra ordinati ad iniziative capillari che abbiano l’obiettivo di far conoscere e valorizzare la professione attraverso il recupero di alcune competenze specifiche. Tra le altre attività il dialogo aperto con tutte le professioni dell’area tecnica, oltre alla formazione professionale da snellire il più possibile rendendola sempre più in linea con le necessità degli iscritti. Una sempre più efficace comunicazione agli iscritti per gli adempimenti di legge, la conoscenza dei bandi, dei concorsi e delle normative. Trasparenza e partecipazione saranno, infine, le modalità di lavoro del nuovo consiglio attraverso la creazione di commissioni e gruppi di lavoro e una sempre maggiore collaborazione e confronto con tutti gli enti pubblici.

 

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