Italia

Gli olivi monumentali calabresi sono tutelati

Una nuova legge regionale valorizza il patrimonio olivicolo della Calabria. Scongiurata l’estirpazione selvaggia delle piante di ulivo

20 ottobre 2012 | Rosario Franco

Con l’approvazione definitiva da parte del Consiglio Regionale - dichiara un più che soddisfatto Assessore Trematerra - la Calabria si è finalmente dotata di una nuova e fondamentale legge, come è quella per la “Tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo della Calabria”, con la quale si è scongiurata definitivamente l’estirpazione selvaggia delle piante di ulivo della nostra Regione, e si è ridata, al contempo, la giusta dignità ad un patrimonio che annovera circa 230.000 ettari di superficie olivetata ed oltre 20.000.000 di piante.

Per un settore chiave per la nostra terra come quello olivicolo, non era più accettabile - continua l’Assessore - che la legge di riferimento su estirpazione e reimpianto risalisse ancora agli anni cinquanta; abbiamo invece voluto dare nuove e più chiare norme, garantendo non solo la conservazione, ma il contemporaneo rilancio di questa ricchezza che, per la nostra terra, è unica come l’ulivo, prevedendo perfino la rigenerazione delle piante, attraverso l’adozione delle opportune pratiche colturali.

La legge istituisce inoltre, presso il Dipartimento Agricoltura, un apposito "Registro degli alberi monumentali di olivo" della Regione Calabria, nel quale saranno iscritti gli ulivi che, anche in esemplari isolati, per età, forma, dimensioni, rarità, valenza culturale, storica, geografica si configurino quale elemento caratterizzante il paesaggio, l’ambiente e il territorio agricolo regionale. Perché solo rispettando le nostre radici, possiamo costruire su basi solide il nostro futuro.

Con la nuova disciplina per l’espianto ed il reimpianto - afferma ancora l’Assessore - si stabilisce un limite massimo di interventi ammissibili su base regionale, e si lega l’estirpazione all’obbligo di reimpianto di alberi di olivo, un vincolo questo che limita il depauperamento di questa risorsa nella nostra Regione. Particolare attenzione viene, inoltre, riservata ai casi di estirpazione per miglioramento fondiario, a suggello di come questa sia una legge innovativa sotto tutti gli aspetti. Queste, assieme a tutta una serie di altre norme, hanno come obiettivo quello di tutelare in maniera più attenta di quanto non si sia fatto fin ora, un patrimonio spesso oggetto di troppo facili o, peggio ancora, “illecite” gestioni.

Una legge moderna, che assieme alla nuova legislazione forestale appena approvata, è emblema di quanto questa amministrazione, sotto la guida del Presidente Scopelliti, si spenda continuamente per il bene della Calabria. Prossimo passo verso lo svecchiamento della nostra Regione, evidenzia infine Trematerra, sarà la presentazione delle linee guida che sta elaborando il tavolo tecnico compartecipato per la risoluzione delle problematiche agricole della piana di Gioia Tauro, con particolare riferimento all'agrumicoltura ed all'olivicoltura, la cui azione è, da sempre, strettamente legata al doppio filo alla legge appena approvata.

Il Presidente dell’Assitrol Calabria (Associazione trasformatori Oleari) e di Prim’olio Domenico Fazari, imprenditore olivicolo calabrese, facendo seguito alla legge recentemente approvata nell’ultima seduta dal Consiglio Regionale della Calabria, per la tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo, intende esplicitare alcune sue brevi considerazioni, che sintetizzano un sentire comune abbastanza diffuso nel settore olivicolo-oleario calabrese.

E’ risaputo dice Fazari che la Calabria possiede un patrimonio olivicolo tra i più importanti d’Italia, sia dal punto di vista economico che paesaggistico ed ambientale. Sin dal suo insediamento ed in più occasioni, al governo regionale abbiamo rappresentato le nostre istanze, intese e finalizzate a migliorare e potenziare questo settore. E' molto chiaro anche a noi olivicoltori, che i nostri oliveti assumono sempre più non solo un valore produttivo ma anche un importante valore ecologico, contribuendo alla salvaguardia del paesaggio ed al miglioramento dell’assetto idrogeologico generale.

La coltura continua Fazari solitamente occupa le aree marginali di territori, che presentano elevate pendenze e sono difficili da coltivare; ed è proprio in questi ambiti territoriali che l’olivo diventa anche un importante elemento del paesaggio rurale e svolge un ruolo insostituibile di salvaguardia ambientale.

Finalmente il Consiglio Regionale della Calabria, grazie anche all’Assessore Trematerra e al Presidente Scopelliti, ha approvato un provvedimento innovativo, sicuramente funzionale e vitale per l’intera l'economia calabrese. La nuova legge potrà dare un nuovo slancio a tutto il settore, ormai atavicamente ancorato a vecchie ed ormai superate logiche produttive.

Mi sembra evidente prosegue Fazari, che la legge approvata dal Consiglio Regionale, non si limita solo a salvaguardare e tutelare l’inestimabile patrimonio di olivi esistente nella Regione, ma si orienti e, questa è una condizione fondamentale, a modernizzare e potenziare tutto il settore ormai orientato alla produzione di olio di alta qualità.

Condivido l’opinione continua Fazari, che è stata concepita una legge moderna e innovativa per tutto il settore olivicolo, il mio elogio per l’approvazione dell’importante provvedimento va esteso all’azione qualificata del personale dell’Assessorato all’Agricoltura guidato magistralmente dal Dirigente Generale Prof. Giuseppe Zimbalatti.

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