Italia
Termoli, città ospitale per eccellenza
Il Molise in evidenza nella guida “Alberghi e ristoranti” del Touring Club Italiano
05 novembre 2011 | Pasquale Di Lena
Dopo una “Ruota d’Oro” che vale il doppio, assegnata al ristorante locanda di Colle d’Anchise ,“ La Piana dei Mulini” di Michele Lucarelli , una per le “Stanze italiane”, una selezione di 558 alberghi di dimensioni raccolte con ambienti curati nei minimi dettagli e l’altra per “La Buona Cucina” con ben 537 ristoranti di tono familiare scelti per la loro cucina genuina e di schietta impronta regionale, l’assegnazione di altri interessanti riconoscimenti. Quello delle tre forchette alla “Vecchia Trattoria da Tonino” di Campobasso, il piccolo grazioso ristorante nel pieno centro del capoluogo molisano, che ha la fortuna di avere in cucina una cuoca che è in grado di emozionare i clienti con i suoi piatti.
Maria Lombardi, la moglie di Aldo che cura la sala e accoglie gli ospiti, è un interprete delicata che sa ben rappresentare i profumi e i sapori di una cucina, quella del Molise, ricca delle sue antiche tradizioni. Piatti che sanno parlare a chi ama e gode della buona tavola, qui davvero speciale. Questa “Vecchia Trattoria” guida l’elenco dei 57 ristoranti e alberghi raccomandati da Venafro a Capracotta, da Montenero di Bisaccia a Campomarino, lungo il litorale. Fra i ristoranti, le due forchette sono andate a: “Da Casciano” di Agnone; “Risorta-Locanda del Castello di Bojano; “Miseria e Nobiltà”, “Trattoria da Nonno Cecchino” di Campobasso; “Trattoria da Nonna Rosa” di Campomarino; “L’Elfo” di Caparacotta; “Adriano” di Carovilli”; “La fonte dell’Astore” di Castelpetroso; “Roberto” a Castropignano; “Il Pagatore” e “Ribo” di Guglionesi; “L’Affresco” di Isernia; “Al Castello” di San Martino in Pensilis; “Al Laghetto” di Santa Maria del Molise; “Bellevue”, Trattoria Nonna Maria e Villa delle Rose di Termoli e, per chiudere questo corposo elenco, Meo di Trivento. Una sola forchetta a “Selvaggi” di Agnone; “Aciniello” di Campobasso;” la Casina del Porto” di Campomarino;” Antica Trattoria del Riccio” di Cantalupo del Sannio; “Osteria del Paradiso” di Isernia; “Le Panche” di Pescopennataro; “Perbacco” di Sant’Angelo Limosano;” Vecchio Granaio” di Vastogirardi e “La fonte Battesimale” di Vinchiaturo. Ben 30 gli alberghi, locande e agriturismi: ad Agnone il “Santo Stefano dei Cavalli”, i due casali della famiglia Cerimele; a Bojano” Pleiadi’s Hotel” nel Borgo medioevale; a “Busso” l’agriturismo Pesco La Corte; a Campitello Matese l’albergo “Lo Sciatore”; a Campobasso gli alberghi” Donguglielmo”, “San Giorgio”, “Eden”; a Campomarino l’agriturismo dei F.lli Di Giulio,”la Masseria Le Piane” e l’albergo “ Aquario” immerso nella pineta e a pochi metri dal mare; A “Capracotta” l’albergo omonimo; a Carovilli “la Locanda del Parco”; a Castelpetroso “La Fonte dell’Astore”; A Colle d’Anchise la già citata “Piana dei Mulini”; A Isernia il “G.H. Europa” e il “Sayonara”; a Larino i “Dolci Grappoli” di Teresa e Angelo D’Uva a fianco alla originale e magnifica cantina; a Macchiagodena “La Sorgente”; a Montecilfone la “Masseria Grande”; a Montenero di Bisaccia l’albergo sul mare Stand; a Pesche il “ Santa Maria del Bagno”; a Sepino la “Dimora al Castello”; a Termoli la “Locanda Alfier”i un bed & breakfast e l’albergo diffuso “Residenza Sveva”, entrami nel borgo antico, gli alberghi” Corona”, “Martur Resort”, il “Santa Lucia” e il ” Meridiano” e, per finire questo lunfgo elenco, la “Dimora del Prete”, stupendo palazzo padronale dotato di stanze arredate dal tempo, nel centro storico di Venefro. Termoli è la città dell’ospitalità per eccellenza del Molise con i suoi sei alberghi e i tre ristoranti riportati nella guida 2012, che non danno bene il quadro di una situazione molto più ricca e ciò vale anche per Campobasso con locali che meritano di essere citati. Ci sono altre realtà da scoprire e da valorizzare e ciò dipende molto dalla voglia di fare e di farsi conoscere dei nostri bravi ospiti, come pure novità come il “L’Osteria del Borgo” a Larino, piccolo, stretto, pochi tavoli, ben curato, con una particolare attenzione all’olio che è l’anima e il cuore dell’antica capitale dei Frentani.
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