Italia

Coldiretti Livorno su pomodoro: raccolta finita, ma i problemi restano

29 ottobre 2010 | C. S.

L’agricoltore di pomodoro incassa circa la metà del valore del suo lavoro rispetto ad un prezzo nazionale concordato con l’industria. Non solo il maltempo, che ha ridotto le rese produttive del 40-50%, interviene anche l’industria che riduce il prezzo di 23 euro a tonnellata. Poi c’è l’Associazione Produttori Ortofrutticoli che ne chiede altri 10. “E’ veramente paradossale - spiegano gli agricoltori dopo l’incontro che si è tenuto a Venturina con i vertici della Coldiretti di Livorno che tornano nuovamente a chiedere misure emergenti per risolvere una questione gravissima e un altro sistema. Alla base della protesta dei produttori di Venturina le modalità di pesatura e valutazione. E non solo. “L’agricoltore – spiega la principale organizzazione agricola del territorio - consegna il prodotto, e a sua insaputa vengono fatte pesature, valutazioni visive, tare, decurtazioni, analisi e alla fine, anche il prezzo senza neppure un minimo di contraddittorio”.

Nella lista delle richieste: un sistema con strumentazioni adeguate di verifica delle caratteristiche qualitative del prodotto presso lo stabilimento di Italian Food che oggi è solo di tipo visivo e spesso, effettuato da personale che ha solo interesse a deprezzarlo; ricevere i documenti originali delle operazioni di pesatura dei container, che spesso sostano anche per giorni sulle strade e sulle piazze prima di arrivare alla pesa dello stabilimento, con inevitabili perdite di peso e non solo, del prodotto.

C’è anche un invito all’Associazione Produttori Ortofrutticoli a “svolgere correttamente il proprio lavoro nella tutela degli interessi degli agricoltori e a non limitarsi a chiedere più soldi in una campagna che è nata male e finita peggio”. E alla Regione Toscana: “quali sono gli esiti dei controlli dei pomodori cinesi che importiamo? Perché Italian Food paga la metà del prezzo quanto era perfino previsto un intervento di Fidi Toscana affiancata da Monte dei Paschi di Siena per fornire il prestito necessario? Perché si stabilisce 73 euro tonnellata, fatto 100 il livello qualitativo del prodotto e poi non si riesce ad avere i documenti di valutazione del prodotto stesso? L’unica cosa di buono che resta da fare alla Regione Toscana è quella di chiedere una deroga all’obbligo di conferimento del 70% della media regionale per non perdere quel pezzo di contributo rimasto ai coltivatori di pomodoro”.

Secca la presa di posizione dei vertici di Coldiretti che sul pomodoro da industria a Venturina vuole “ricostruite tutta la filiera – spiega Roberto Franchini, Direttore Provinciale Coldiretti– l’Associazione Produttori Ortofrutticoli deve rendere noto ai suoi associati attraverso la consegna di una copia del contratto sottoscritto con l’industria (cosa mai avvenuta fino ad oggi), quali sono i risultati della sua attività e dare le dovute certezze a chi coltiva, non può limitarsi a chiedere 10 euro la tonnellata. L’industria deve necessariamente rispettare i contratti di quantità che è in grado poi di trasformare, e deve istallare i macchinari necessari alla valutazione oggettiva del prodotto ricevuto e deve avere il “coraggio” di inserire in etichetta prodotto italiano quando questo proviene dal territorio nazionale e cinese quando questo proviene dalla Cina, ma questa è un’altra storia…. Solo attraverso regole trasparenti – continua Roberto Franchini – è possibile tutelare gli interessi degli agricoltori”. Sulla stella linea il pensiero del Presidente Provinciale, Simone Ferri Graziani: “servono all’industria solo per mettere la bandiera del Made in Italy su enormi quantità di concentrato e semilavorato che proviene dalla Cina e da altri paesi che non hanno niente a che fare con l’Italia. È necessario rafforzare la richiesta dell’etichetta obbligatoria dei prodotti nella quale sia riportata l’origine della materia prima in modo che il consumatore faccia una scelta consapevole nella fase dell’acquisto del prodotto”.



Fonte: Andrea Berti

Potrebbero interessarti

Italia

Miele, un patrimonio di biodiversità da salvare

Il Maestro Andrea Bocelli, proprio come un comune mortale ha fatto piantare nel suo giardino una gran quantità di piante mellifere, quelle che aiutano api e impollinatori nella loro opera di mantenimento della biodiversità

20 maggio 2025 | 14:00

Italia

EVO IOOC Italy 2025: le premiazioni il 12 luglio a Roma

L'edizione 2025 ha registrato un numero di partecipanti vicino al record, con oltre 300 aziende iscritte, un segnale incoraggiante in un periodo ancora complesso per l'olivicoltura mondiale

19 maggio 2025 | 14:00

Italia

Montasio DOP: il formaggio che guarda alla salute

Nel 2024 vendute 780.973 forme registrando un incremento che si avvicina al 3%. Il mercato premia la lunga stagionatura

19 maggio 2025 | 09:00

Italia

La mozzarella di bufala campana a bordo dell’Amerigo Vespucci

Il Consorzio di Tutela ha voluto rendere omaggio alla gloriosa storia del veliero, realizzando una treccia di mozzarella Dop dedicata alla Nave Scuola della Marina Militare e omaggiando l’equipaggio di una fornitura di Bufala Campana

17 maggio 2025 | 15:00

Italia

Bertolli, un marchio storico con 160 anni di storia

Quella di Bertolli è una storia italiana nata a Lucca nel 1865, che negli anni ha raggiunto le tavole dei consumatori in oltre 40 paesi in tutto il mondo. Oggi il marchio è di proprietà di Deoleo, azienda anglo-iberica

17 maggio 2025 | 11:00

Italia

98 milioni di euro per la promozione del vino nei Paesi terzi

Introdotto un tariffario per cinque mercati strategici e nuove regole di flessibilità operativa permettono di adattare le attività promozionali alle specificità di ogni mercato

17 maggio 2025 | 10:00