Gastronomia
Acetaie Aperte: l'aceto balsamico a portata di degustazione

Il 29 settembre si rinnova l'appuntamento con la grande festa del balsamico modenese, un viaggio sensoriale a 360 gradi
25 luglio 2024 | C. S.
Metti un giorno in compagnia dall’Aceto Balsamico di Modena Igp e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop. Succederà il prossimo 29 settembre, quando in tutta la provincia di Modena le acetaie apriranno le porte dei luoghi di produzione per l’edizione 2024 di Acetaie Aperte, l’evento organizzato da "Terre del Balsamico”, consorzio costituito dai Consorzi di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena Igp e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop.
Nei programmi delle singole acetaie si troveranno soprattutto visite guidate e degustazioni del prezioso “Balsamico Tradizionale” e del celebre Aceto Balsamico di Modena Igp, in purezza o in abbinamento ad altre specialità del territorio, ma anche tanti eventi collaterali che permetteranno ai visitatori – appassionati e interessati- di soddisfare la propria curiosità e scoprire altresì le bellezze paesaggistiche della Food Valley per eccellenza. Modena è infatti la provincia italiana con maggior numero di indicazioni geografiche a livello nazionale e una delle più incisive dell’intero comparto food.
Perché, se è vero che l’Aceto Balsamico di Modena Igp, con oltre 100 milioni di litri annui prodotti, corrispondenti a oltre un miliardo in valore al consumo, si presenta come uno dei più significativi rappresentanti del made in Italy agroalimentare nel mondo e della cultura, del territorio, della storia e del saper fare modenese con oltre il 90% di prodotto esportato in circa 130 Paesi dei cinque continenti, altrettanto vero è che per la sua limitatissima produzione l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop è rappresentante e testimone nel mondo di un antichissimo processo produttivo che con i suo incredibilmente lunghi tempi di invecchiamento regala sapori ed emozioni al palato. La produzione annuale si attesta a circa soli 15mila litri di prodotto con una stima del giro di affari di circa 5 milioni di euro con una quota export del 70%.