Gastronomia 29/03/2019

Pane e olio, l'accoglienza al ristorante passa da semplici gesti

Pane e olio, l'accoglienza al ristorante passa da semplici gesti

Pane e olio può rappresentare una entrè simpatica e originale, se la presentazione e la materia prima è di ottimo livello. Nel mondo ci sono ristoranti che si vantano della loro accuratezza nel far assaggiare oli extravergine italiani a inizio pasto


In molti siamo cresciuti a pane e olio, era la nostra merenda, l’antipasto mentre la mamma finiva di preparare il pasto, con il pomodoro diventava la cena estiva, a dimostrazione che è, da sempre, parte della nostra cultura.

L’olio da olive ha valenze sacre e culturali radicate nella nostra storia e in tutte le religioni monoteiste. Soltanto per il suo valore nutraceutico è il prodotto che ci distingue nel mondo, un vanto per il nostro Paese.

Il pane ha un simbolismo intriso di storia, religione, cultura e alimentare fortissimo che lega tutto il Mediterraneo rappresentando il riscatto dalla fame e l’abilità dell’uomo di addomesticare la natura, un ingegnoso modo di conservare il raccolto.

Quindi chiamatelo benvenuto, assaggio di cortesia, ricordi, dono o semplicemente pane e olio, chiamatelo come volete ma offritelo a inizio pasto, onoriamo questa tradizione.

Olio extravergine e pane come accoglienza nella ristorazione sono cultura e conoscenza nonché doni.

Provo disagio nel vedere che nel mondo ci sono ristoranti che si vantano della loro accuratezza nel far assaggiare oli extravergine italiani a inizio pasto, pane e olio che esaltano e valorizzano la loro proposta gastronomica e in Italia, invece, non riusciamo a far capire questa nostra fortuna.

L’Italia è l’unico Paese che avrebbe il dovere di iniziare un pasto con “Pane e Olio”, dovrebbe diventare un rituale eseguito con orgoglio per valorizzare l’enorme biodiversità che abbiamo, esaltare il nostro patrimonio olivicolo, la nostra cultura, la nostra storia, la ricerca effettuata dallo Chef: il tutto con una semplice azione:
accogliere il cliente con “Pane e Olio” di qualità.

Una azione semplice che però va ragionata, ponderata e caratterizzata.

“Pane e Olio” è il vostro biglietto da visita, un rituale piacevole e confortante verso il cliente quando si siede a casa vostra, il vostro sorriso migliore che trasmette ottimi sentori ed emozioni.

Non ci sono regole codificate da seguire ma sicuramente il buon senso.

Ci sono invece leggi da rispettare, che purtroppo troppo spesso vengono disattese.

“Pane e Olio” va fatto pagare ?

Nei ristoranti di alto livello, no assolutamente! Dovrebbe far parte della proposta qualitativa e di accoglienza sempre.

In altri ristoranti se la presentazione è di ottimo livello, perché no? La qualità ha un costo ed è giusto che sia retribuita, rafforzerebbe comunque la filiera olivicola.

In molti già lo fanno da anni, in tanti iniziano adesso anche in modo molto elegante ma dovrebbero farlo tutti.

Giustamente chi lo fa a cuor leggero, con pane scadente e oli difettati va redarguito, non ci sono più spazi per l’improvvisazione.

“Offrire Pane e Olio è una benedizione al pasto” (Piero Palanti)

di Piero Palanti