Economia
L'export di olio di oliva negli Stati Uniti cresce nonostante i prezzi elevati

Durante i primi tre mesi dell’annata 2024/25, le importazioni di olio di oliva dagli Stati Uniti sono aumentate del 4%. L'Italia arranca nel conquistare quote di mercato ma è l'assoluta e indiscussa regina del mercato dell'imbottigliato
18 marzo 2025 | 13:00 | T N
Le importazioni di olio d'oliva negli Stati Uniti (USA) hanno raggiunto 362.618 tonnellate nella campagna olearia 2023/24, con un aumento dell'1% rispetto all'anno precedente.
Durante i primi tre mesi dell’annata 2024/25, le importazioni dagli Stati Uniti sono aumentate del 4%, mentre Australia e Cina hanno registrato un significativo rimbalzo nei loro volumi di importazioni.
Negli ultimi sei anni, Spagna, Italia, Tunisia e Turchia sono stati i principali fornitori di olio d'oliva negli Stati Uniti, rappresentando collettivamente l'86% delle importazioni totali.
In particolare spicca l'aumento significativo delle vendite di olio tunisino negli USA, con un + 50%, a cui fa da contraltare il - 52% della Turchia. Va ricordato che a seguito della grave crisi olearia delle due passate stagioni, la Turchia aveva bloccato l'export di tutti gli oli di oliva, con gli statunitensi che si sono spostati verso la Tunisia.
Bene, nonostante gli alti prezzi, anche l'export di olio di oliva dalla Spagna, + 9,8%, mentre l'Italia stenta con un + 3%.
Per categoria, il 71% delle importazioni corrisponde agli oli di oliva vergini, il 23% agli oli di oliva e il restante 6% agli oli di sansa di oliva.
L'Italia, però, si riprende la scena quando si parla di olio imbottigliato. Infatti esporta olio in confezioni inferiori al 18 kg per il 90%, con l'olio bulk che rappresenta solo il 10% del totale.
Situazione molto diversa per la Spagna dove i volumi di olio di oliva imbottigliato e sfuso quasi si equivalgono. Anche per l'olio vergine di oliva 51 mila tonnellate sono vendute imbottigliate ma 34 mila vengono vendute bulk, con una perdita di valore aggiunto significativa per il sistema olivicolo spagnolo.
Ancor peggio fa la Tunisia con il 75% dell'olio di oliva venduto negli States che è sfuso.
Il valore unitario delle esportazioni dell'UE verso gli Stati Uniti ha raggiunto il suo picco nel luglio 2024 a 987,8 euro/100 kg, rispetto a € 517,9/100 kg nel dicembre 2022 e a 298.8 euro kg nel settembre 2020.