Ambiente
Rallenta il ciclo dell'acqua, agricoltura a rischio?
Nell'emisfero sud sta diminuendo il flusso di vapor acqueo immesso in atmosfera in alcune regioni del pianeta. Sempre meno l'acqua a disposizione delle piante
23 ottobre 2010 | Graziano Alderighi
Dopo la recente pubblicazione su Nature Geoscience relativa allâimportanza dellâazione mitigatrice dei boschi e delle praterie nei confronti delle ondate di calore estive, un nuovo studio internazionale che ha coinvolto il gruppo di ricerca della Fondazione Mach-Istituto Agrario di San Michele all'Adige guidato da Damiano Gianelle è stato pubblicato sulla rivista Nature.
La ricerca ha interessato ricercatori di venti paesi e quattro continenti che hanno integrato dati misurati in una rete di stazioni terrestri (tra cui quelle trentine del Monte Bondone e di Lavarone), dati satellitari e modellistica avanzata per quantificare il vapor acqueo immesso nell'atmosfera terrestre dall'insieme delle terre emerse negli ultimi 27 anni, precisamente dal 1982 al 2008. Dallo studio emerge che mentre negli anni Ottanta e Novanta questo flusso è aumentato costantemente di circa sette millimetri per anno, nellâultimo decennio si è indebolito soprattutto nellâemisfero sud della terra.
"Sono risultati - spiega Gianelle - contrari alle aspettative. Si prevedeva infatti che il riscaldamento del pianeta avrebbe causato un aumento dell'evaporazione e della traspirazione delle piante. E invece in molte parti del globo si è evidenziato un progressivo essiccamento del suolo, con una sempre minor quantità di acqua disponibile per le piante".
Quali potranno essere le conseguenze di questo "rallentamento" del ciclo dell'acqua? San Michele si impegnerà a studiare i possibili effetti di questa ridotta crescita della vegetazione terrestre quali il minor assorbimento di carbonio e il minor raffreddamento naturale del pianeta. "Il sistema terra è però molto più complesso di quanto ci si possa immaginare -conclude Gianelle - e sarebbe sbagliato trarre conclusioni affrettate di fronte a risposte di breve-medio periodo che potrebbero essere dovute ad effetti transitori ".
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