L'arca olearia 28/05/2019

Microsistemi multifunzionali per il monitoraggio dei processi ossidativi di oli da olive

Microsistemi multifunzionali per il monitoraggio dei processi ossidativi di oli da olive

Accade che oli, prima del termine minimo di conservazione, oltrepassino i limiti di ossidazione e vadano declassati con un danno in termini economici e di immagine all’intero comparto


E’ al lavoro  il network del progetto 'M3O3' il cui obiettivo è tenere alto il nome dell’olio extravergine di oliva Pugliese e la sua qualità nel fornire, agli operatori del settore, uno strumento in grado di monitorare le alterazioni ossidative che inevitabilmente l’olio subisce nel corso della sua conservazione.

Accade non di rado che vi siano oli che ben prima del termine minimo di conservazione (TMC) abbiano oltrepassato i limiti tollerabili di ossidazione e andrebbero declassati arrecando un danno in termini economici e di immagine all’intero comparto.

Talvolta le alterazioni sono accelerate da una non idonea conservazione; riguardano sia gli aspetti nutrizionali (perdita di antiossidanti, riduzione di acidi grassi insaturi, aumento del contenuto in radicali e altre molecole dannose), sia le proprietà sensoriali (perdita di fruttato, amaro e piccante, difetto di rancido). Monitorare in modo rapido, frequente e on site,  nelle fasi nevralgiche del processo produttivo quali lo stoccaggio, l’imbottigliamento, il trasporto, la vita di scaffale, gli oli su un ampio segmento della filiera consentirà di sostituire l’attuale paradigma di gestione dell’ossidazione, basato sull’applicazione di generiche forme di prevenzione e sulla presa d’atto dell’avvenuto raggiungimento dei limiti legali, con un sistema più moderno basato su una prevenzione e gestione mirata del fenomeno ossidativo, in grado di supportare le scelte e fornire strumenti previsionali.

'Microsistemi multifunzionali per il monitoraggio dei processi ossidativi di oli da olive' è il titolo del progetto, finanziato dalla Regione Puglia con l’avviso INNONETWORK 'sostegno alle attività di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi', realizzato dal Dipartimento Sviluppo Economico, Innovazione, Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia nell’ambito del POR Puglia FESR-FSE 2014-2020 Asse prioritario 1 - Ricerca, sviluppo tecnologico, innovazione . Azione 1.6 'Interventi per il rafforzamento del sistema innovativo regionale e nazionale e incremento della collaborazione tra imprese e strutture di ricerca e il loro potenziamento'.

Capofila di M3O3 è il DARe - Distretto Agroalimentare Regionale, da sempre promotore di progetti di ricerca e sviluppo nel settore agroalimentare, supportato dalla società Agriplan nell’azione di coordinamento di un partenariato articolato che vede coinvolto il Cnr con l’Istituto per la microelettronica e  microsistemi (Cnr-Imm) e l’Istituto di nanotecnologia (Cnr-Nanotec), l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro con i due Dipartimenti di Scienze del Suolo, delle Piante e degli Alimenti (DiSSPA) e di Chimica ed inoltre: LEFO srl, una software house specializzata nello sviluppo di software personalizzati per PMI; LEnviroS srl, spin-off con esperienza nel campo delle discipline ambientali; MEDITEKNOLOGY srl spin-off che si occupa di ricerca e sviluppo in campo biotecnologico per la realizzazione di reagenti ad uso diagnostico e terapeutico; BONASSISLAB l'azienda che effettua servizi di analisi, consulenza e ricerca di conservazione, prevenzione e tutela ambientale.

di C. S.