A regola d'arte 18/12/2020

Una tavola delle Feste semplice e resiliente ma con l'olio extra vergine d'oliva sempre protagonista

Una tavola delle Feste semplice e resiliente ma con l'olio extra vergine d'oliva sempre protagonista

Sarà un clima diverso quello del Natale e del Capodanno, quindi anche il menù e il contorno si deve adattare, con ingredienti 100% italiani, conditi da ottimi oli extra vergini d'oliva freschi freschi


Siamo pronti? Menù deciso?

Dopo questo difficilissimo anno arriviamo alle feste Natalizie con tanti pensieri e difficoltà, ma sicuramente le feste in famiglia ci aiuteranno ad uscire da questa situazione … In famiglia?

Cosa ci impone l’ultimo DPCM? In quanti potremo vederci? Sei più i bambini, niente trasferte extra comunali … situazione veramente ingarbugliata.

Avete regalato olio extravergine o prodotti di qualità per sostenere l’economia italiana? Se uscite vi assembrate e se non uscite non spendete.

Veramente tante domande e tanti dubbi, l’unica certezza è che il mondo è in costante cambiamento e tenere il passo non è semplice.

Il mercato dell’olio è irriconoscibile, la disponibilità economica diminuita, la ristorazione chiusa al 90% e l’on line cresce in modo esponenziale.

Crescita auspicabile da tempo ma sorgono vari problemi da tenere sott’occhio.

La miriade di siti che vendono olio extravergine migliorano la filiera?

Aiutano le aziende? O le “spremono” ?

Tutte queste lattine a prezzi convenienti, 5-8€ al litro, sono di oli di qualità?

Per non parlare della vendita diretta sui social: un vero cratere legislativo e sanitario.

Tutta questa situazione aiuta la crescita della cultura dell’olio?

Le abitudini sono così lontane, neanche per le feste abbiamo più un copione certo. Non possiamo fare la classica cena di Natale.

Noi in famiglia dopo una riunione organizzativa abbiamo deciso così (nuovi decreti permettendo):

Cena del 24 di pesce come da tradizione da mia cognata con il numero permesso di adulti più i bambini (non li dichiaro perché se cambiano DPCM sono guai) e, collegati on line, i miei fratelli e i rispettivi figli e magari, visto il cambiamento degli orari, faremo anche collegamenti intercontinentali.

Non sarà una cena classica ma apericena che inizierà verso le 17:00 e si allungherà fino alle 21:00 in modo da permetterci di rientrare prima del coprifuoco.

Dress code: natalizio, molto tranquillo.

Modalità di servizio: indefinito.

Insomma, chi vuole fare un lungo aperitivo è libero di farlo, chi si vuole sedere a tavola e provare a fare una classica cena natalizia è il benvenuto, l’intermezzo di apertura regali sarà verso le 19:00 con la possibilità di seguire la S. Messa in Parrocchia (adeguatasi anch’essa alla nuova esigenza di coprifuoco).

Una rivoluzione!

Tutto molto versatile come il menù, vario e poco rigido.

Ad ognuno di noi è stato assegnato un piatto da preparare, coprendo tutte le esigenze, a me sono toccati aperitivo e contorni.

Preparerò puntarelle alla romana, baccalà fritto e una maionese con le melanzane.
Tutto molto adattabile e resiliente come dobbiamo essere in questo momento.

Puntarelle alla romana:
500 gr di puntarelle pulite e tagliate
40 gr di Olio extravergine Ogliarola di Oro di Rufolo, Puglia (monocultivar di ogliarola con sentori di cicoria, prezzemolo, mandorla verde ed erbe aromatiche )
Sale qb
Aceto 10 gr
3 filetti d’acciughe
Uno spicchio di aglio
Pepe (mi basta l’olio)

Preparazione:
in una ciotola schiacciare l’aglio, aggiungere l’aceto, le acciughe e l’olio. Con una forchetta pestare tutto creando un’emulsione.
Condire le puntarelle con il preparato aggiustando eventualmente di sale .
In questo caso l’olio è un condimento, che donerà all’insalata con i suoi sentori freschi , pepe e un po’ di piccante.

Baccalà fritto:
Baccalà dissalato 500 g
Farina di riso 250 g
Birra lager (fredda) 350 g
Olio extravergine Ciuriciuri az.Carrube di Caccia, Sicilia (blend di cerasuola, nocellara e biancolilla con sentori di erba, foglia di pomodoro e pomodoro verde)
Sale fino q.b.

Preparazione:
Prepariamo la pastella versando la farina in una ciotola capiente e con una frusta amalgamiamo la farina e la birra in modo omogeneo ottenendo una pastella fluida e senza grumi.
Togliamo la pelle dal baccalà e lo dividiamo in pezzi rettangolari, li passiamo nella pastella e friggiamo in un padellino alto con olio riscaldato a 170° (tenere sempre sotto controllo la temperatura con una sonda), cuocere non più di tre pezzi alla volta. La pazienza porta ad avere ottimi risultati.
Logicamente qui l’olio è un mezzo tecnico di cottura e la scelta va su un olio medio-leggero profumato che comunque lascerà la sua impronta sul pesce.

Maionese con melanzane:
Una melanzana media
3 uova
300 gr Olio extravergine DOP Umbria Giulio Mannelli (blend di moraiolo, frantoio, leccino,con sentori di erba tagliata, mandorla, pinoli freschi, noce ed erbe aromatiche)
20gr Aceto
Sale
Un cucchiaio di succo di limone
Pepe nero

Preparazione:
Cuocere la melanzana intera per 35 minuti nel forno combinato a 200°, tagliarla a metà e con un cucchiaio recuperare la polpa e riservarla facendola raffreddare.
Per la maionese disporre in una ciotola capiente i tre tuorli, aggiungere una goccia di limone e con una frusta a mano (per i meno pratici usate quelle elettriche) mischiare il tutto aggiungendo l’olio a “filo” piano piano mantenendo una buona consistenza. Aggiustare di sale, aggiungere un goccio di aceto, il pepe.
A maionese fatta, mischiare la polpa della melanzana e frullare tutto con un frullatore ad immersione. Servire fredda.
L’olio oltre che un mezzo tecnico (ha creato l’emulsione) è un condimento che donerà alla preparazione i suoi sentori.
Servirlo insieme al baccalà fritto

Spero che nelle vostre tavole per le feste ci saranno ottimi oli extravergini, veri e sinceri.
Buone Feste

di Piero Palanti