A regola d'arte
Dall'assaggio al guadagno, l'alleanza possibile tra olio d'oliva e ristorazione
L’olio extra vergine d’oliva deve essere un guadagno per la ristorazione non un costo. Oggi è possibile, arricchendo e rinnovando il cestino del pane. In Spagna molti ristoranti di medio livello hanno già una monodose a tavola per ogni commensale. Vogliamo essere costretti a rincorrere? Di nuovo?
31 marzo 2017 | Piero Palanti
Non ci sono più scuse, anche la ristorazione può fare la sua parte nella valorizzazione dell’olio extravergine di qualità avendo il suo tornaconto economico.
La ristorazione è e sarà un grande alleato dell’olio extravergine di qualità, basta trovare i modi e le collaborazioni più idonee alle tipologie di ristoranti, collaborazione reciproca, ristoratore – produttore.
Ma attenzione, con la ristorazione non si gioca, non si impongono il proprio gusto o le proprie esigenze commerciali. Prendendo in giro i ristoratori rischiamo di perdere un’occasione unica e irripetibile: far crescere le radici della cultura del consumo di qualità nel nostro Paese, un albero cresce vigoroso se ha salde radici.
Nessun olio va bene dall’antipasto al dolce come, invece, continuano a professare troppi rappresentanti. Sono appunto rappresentanti di qualcuno e devono vendere il loro prodotto, niente di male, qualche volta ricordano quelle figure del Far West che, arrivando nella nuova città, vendevano “l’elisir” che serviva per tutto, dalla tosse alla lucidatura delle scarpe.
Lungi da me fare tutta un’erba un fascio, alcuni hanno altissima preparazione e professionalità ma altri … tanta immagine e alla prova dell’assaggio peccano di profumi, sapori e vera identità territoriale.
La carta degli oli non è sempre valida, può essere utile in alcuni casi, ma non in tutti!
Affidatevi agli esperti, ma soprattutto affidatevi alle vostre conoscenze, emancipatevi, tutelate i vostri investimenti, tutelate la qualità.
Dobbiamo essere consapevoli che l’olio extravergine d’oliva deve essere un guadagno per la ristorazione non un costo, in un articolo del 13 gennaio 2017 avevamo proposto la mescita dell’olio che veniva fornito con una focaccia oppure con un ben fornito cestino di pane, quella proposta calzava benissimo alla ristorazione con bottiglieria, enoteche e il guadagno è palese.
Per altri ristoranti o trattorie?
Perché non forniamo un cestino di pane con una o due bottigliette da 100ml?
Già adesso, non potendo più far pagare il coperto, molti hanno alzato il costo del pane.
Alziamo ancora di più il tiro, la proposta, la qualità.
Aggiungiamo l’olio extravergine di qualità al cestino!
Aumenta il costo? Si! Ma si giustifica il costo nel menù.
Ma quanto costano le bottigliette da 100ml?
Abbiamo fatto una piccola indagine a campione da alcuni produttori per capire i costi di bottigliette da 100ml:
Riva del Garda, EVO Uliva Dop Garda Trentino(IT), € 3,97
Franci, “Delicate”, Toscana (IT), € 3,00
Quattrociocchi, Leccino o Moraiolo, Lazio (IT), € 1,70
D'Erchie, Coratina o blend, Puglia (IT), € 2,50
Sabino Leone, “La m’nenn” Frantoio, Puglia (IT), € 2,48
Feudo dei Verità, Coratina, Puglia (IT) ,€ 2,20
Agricola Doria, monovrietali,Calabria(IT),€ 3,00
Tenuta Librandi Pasquale, Carolea, Calabria (IT), € 3,40
Cutrera, monovarietali, Sicilia (IT), € 2,63
La Gramanosa, Arbequina (Spagna), € 1,60
Prezzi da considerare più Iva (4%) ma con possibile scontistica a seconda della quantità richiesta.
In questo momento il prezzo medio è alto ma aumentando la richiesta sicuramente si può abbassare, magari fidelizzare una azienda alla proposta con offerte di cultivar, sapori e sentori diversi.
Si può presentare il pane in modo elegante, intrigante, su un vassoio di legno con varie tipologie a ventaglio e l’olio in mezzo, oppure su un vassoio rettangolare con l’olio al centro.
Il prezzo può farlo il ristoratore: €5, €6 dipendente da quante persone sono a tavola e la dimensione della offerta.
Iniziamo a abituare il cliente a questa nuova formula. È arrivato il momento di cambiare il cestino di pane anonimo per qualcosa di più elegante e invitante.
Odio dire che dobbiamo svegliarci e rincorrere, ma in Spagna molti ristoranti di medio livello hanno già una monodose a tavola per ogni commensale e qualche volta sono con il logo del ristorante.
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STEFANO CAROLI
01 aprile 2017 ore 12:17D'accordissimo! credo che ci sarebbero dei grossi vantaggi per tutti (compreso ristoratori e consumatori).