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L’Associazione vivaisti italiani vuole rafforzare il proprio ruolo internazionale

L’Associazione vivaisti italiani vuole rafforzare il proprio ruolo internazionale

Avvio della procedura d’ingresso nell’Ena, l’associazione europea dei vivaisti. 2023 iniziato bene, termina in calo del 2% circa in valore, pari al -7/8% di volumi di piante vendute

19 dicembre 2023 | C. S.

«Il 2023 era partito bene per il vivaismo pistoiese, poi c’è stata un po’ di flessione verso la fine dell’anno. Siamo sotto di circa un -2% rispetto al 2022 come valore delle vendite, ma se si tiene conto dell’inflazione siamo a un calo dei volumi di piante vendute pari a -7/8%. Quindi è il momento per il nostro settore di fare squadra, di non aver paura ma di non sentirsi appagati: dobbiamo mordere di più, andare sui mercati più agguerriti e speriamo che sia un bel 2024, specialmente nella primavera, che darà lo slancio a tutta la stagione».

È quanto dichiarato da Alessandro Michelucci, presidente dell’Associazione vivaisti italiani (Avi), soggetto referente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, al termine dell’assemblea ordinaria di ieri a Villa Cappugi. Assemblea in cui è stato approvato all’unanimità il bilancio preventivo di cassa 2024 e in cui Michelucci ha annunciato che Avi ha avviato la procedura d’ingresso in Ena – European Nurserystock Association, l’associazione che riunisce e rappresenta i vivaisti europei, candidando come proprio rappresentante Alessandro Mangoni: «un vivaista autorevole che ha la massima stima di tutto il comparto e che potrà far sentire la nostra voce a livello europeo». La votazione della sua candidatura in seno all’Ena, ha spiegato il presidente di Avi, avverrà a fine gennaio 2024 nell’ambito della fiera di settore Ipm Essen.

«Da quando sono entrato in carica – ha detto nella sua relazione Michelucci, diventato presidente di Avi lo scorso giugno - sono stati 6 mesi molto intensi. Abbiamo iniziato subito con la creazione della società per la gestione del Laboratorio di autocontrollo fitosanitario “Pistoia Fitolab”, che ci consentirà di vendere le nostre piante con una certificazione della loro buona salute. Poi ci sono stati vari incontri con le autorità di Distretto per il progetto di un “acquedotto verde” per l’approvvigionamento idrico, che dovrebbe portare le acque reflue depurate dell’impianto di San Colombano nella nostra piana ai vivai: il nostro referente tecnico per il progetto è Lorenzo Vagaggini, a cui si affiancheranno i tecnici delle associazioni di categoria».

Nel frattempo, ha proseguito Michelucci, «c’è stato un susseguirsi di incontri per creare una filiera di riciclo della plastica con Revet, che da una parte ci garantisce la creazione di un vaso riciclato e riciclabile derivante dalla nostra produzione e dall’altro ci permetterà di non pagare il contributo ambientale Conai sui vasi in plastica. L’accordo, in dirittura d’arrivo, prevede che i vivaisti raccolgano i tubi di polietilene per l’irrigazione e i vasi rotti. I grandi produttori avranno i propri cassoni di raccolta, mentre i piccoli li conferiranno presso Agribios, la cooperativa che tratta gli scarti agricoli delle aziende vivaistiche pistoiesi. Revet li raccoglierà e tratterà a Pontedera ricavandoci un polimero da cui nasceranno nuovi vasi in plastica riciclata con certificato di sostenibilità». Questa filiera corta dei vasi riciclati mostra l’attenzione di Avi per l’ambiente ma anche per la competitività, perché, come spiegato da Michelucci, «è anche un po’ il mercato che ce lo chiede». «L’Olanda e il Belgio, che sono i nostri maggiori concorrenti – ha detto - sono già attivi su queste filiere e quindi anche noi dobbiamo organizzarci. A tal proposito colgo l’occasione per suggerire ai vivaisti che non l’hanno ancora fatto di associarsi ed entrare nella filiera».

Michelucci ha concluso la relazione ricordando che i vivaisti pistoiesi sono in attesa del bando nazionale del Pnrr sui contratti di distretto, che potrebbe consentire ulteriori importanti investimenti in innovazione e sostenibilità energetica e non solo.

Anche il vice presidente Gilberto Stanghini, nel suo breve intervento dopo il presidente, ha fatto un appello alla partecipazione dei vivaisti. In questo caso con riferimento al consorzio Pistoia Fitolab che dovrà gestire il Laboratorio di autocontrollo fitosanitario e che rappresenterà un ulteriore passo in avanti per l’immagine delle piante prodotte nel Distretto vivaistico di Pistoia.

Poi è stato presentato e votato il “Bilancio preventivo di cassa 2024” di Avi, associazione che a fine 2023 conta 220 soci vivaisti, la gran parte con sede nella provincia pistoiese e soprattutto nel Distretto vivaistico ornamentale. Come illustrato dal revisore dei conti Paola Fanti, nel preventivo, in cui sono state messe a bilancio uscite ed entrate (a pareggio) pari a 132 mila euro, le voci di entrata sono due: 52 mila euro dalle quote associative e 80 mila euro di ricavi per sponsorizzazioni. Sul fronte spese, da segnalare 12.400 euro per il mutuo acceso per l’acquisto della sede e 71.600 euro per le attività di divulgazione, promozione e ricerca per il settore. Non è stato preso in considerazione il progetto di distretto per il Pnrr perché «in assenza dei bandi non è possibile fare previsioni attendibili». Il Bilancio è stato approvato all’unanimità.

Nel suo intervento, il presidente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia prof. Francesco Ferrini, dopo aver riassunto tutto il lavoro sin qui svolto, che ha consentito di «mettere le basi per diversi progetti, alcuni a breve-medio termine e altri a lungo termine, che faranno crescere il Distretto non solo dal punto di vista produttivo ma anche per il ruolo sociale nel territorio», ha concluso ribadendo che ad oggi «non c’è nessun distretto con una così ampia varietà e quantità di piante». A seguire, l’assessore al vivaismo del Comune di Pistoia Gabriele Sgueglia ha sottolineato l’importanza di incontri e dibattiti di alto livello come quelli organizzati di recente a Pistoia con l’impegno attivo del Comune, fra cui l’ultimo con il ministro dell’agricoltura Lollobrigida, perché «spesso da fuori, altrimenti, non ci si rende conto di che cosa sia effettivamente il nostro Distretto e quale sia il suo peso». Mentre il consigliere regionale Marco Niccolai, richiamando la recente alluvione, ha ricordato che «la Regione Toscana ha chiesto e ottenuto di sbloccare 7 milioni di euro per le attività agricole colpite» e che nel suo rapporto inviato al Governo la provincia pistoiese risulta al primo posto per numero di aziende ed ettari colpiti. Inoltre ha ribadito l’importanza dei sostegni ai progetti di distretto che premiano le aziende che si mettono insieme.

Gli agenti di LeoneAssicura spa, frutto della recente unione delle due agenzie storiche di Pistoia di Assicurazioni Generali spa, hanno illustrato ai vivaisti l’ampliamento della gamma di prodotti assicurativi e del numero di agenti specializzati nei servizi per il comparto conseguenti a tale fusione. In particolare Fabrizio Gai, dopo aver riassunto le caratteristiche di alcune polizze ripensate per il vivaismo, ha fatto cenno anche a clausole ad hoc per i furti nei vivai delle piante coltivate in pieno campo. Mentre Alessandro Di Franco si è soffermato sul cosiddetto “welfare aziendale” e ad esempio sulle tutele in previsione di eventuale perdita di autosufficienza.

Infine la vice presidente Beatrice Bettini e il manager Manuel Sbriglione di MoCa Future Designers, spin-off dell’Università di Firenze specializzata nel trasferimento dei risultati della ricerca scientifica, hanno presentato la pubblicazione del Bilancio Sociale della cooperativa agricola Agribios, partner di Avi per il riuso degli scarti agricoli del Distretto vivaistico. Nelle loro relazioni è stato messo in luce come il modo in cui Agribios ha adottato il bilancio sociale, che comporta di per sé grande trasparenza dei processi organizzativi, la ponga all'avanguardia nel settore agricolo.

Foto: Andre Vandal 

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