Associazioni di idee
L'emergenza sanitaria influenzerà tutto il settore dell'olio d'oliva
La crisi dell’Horeca a causa dell’emergenza sanitaria pesa anche sul comparto oleario. La produzione nazionale è del tutto insufficiente rispetto al nostro fabbisogno interno ed estero
05 novembre 2020 | C. S.
Produzione al ribasso, non soltanto in Italia, ma in tutta l’area del Mediterraneo, ad eccezione della Spagna, che potrà contare su quantitativi importanti di olio d’oliva. Le previsioni di ASSITOL, l’Associazione italiana dell’industria olearia, sulla campagna olearia appena avviata, disegnano uno scenario profondamente segnato dal Coronavirus e dalle criticità strutturali del comparto.
Secondo le stime di ASSITOL, la produzione nella campagna 2020-2021 si attesterà sulle 250mila tonnellate. Come sempre, la situazione non è identica per tutto il territorio italiano. In particolare la Puglia, da sempre considerata “l’uliveto d’Italia”, vede dimezzare i suoi quantitativi, seguita da buona parte delle regioni del Sud. Fa eccezione la Sicilia, mentre sono in crescita le regioni del Centro, in particolare Toscana e Umbria. Bene anche il Nord, soprattutto Liguria, Emilia Romagna ed il Garda.
Non va bene neanche nei Paesi di storica vocazione olearia, come la Grecia, che prevede di fermarsi a 210mila tonnellate, il Portogallo a 125mila, mentre la Tunisia dovrà accontentarsi di 150mila tonnellate. In controtendenza la Spagna, con una produzione di 1.600.000 tonnellate, che ne conferma il ruolo di leader sul mercato, ed il Marocco, con 140mila tonnellate.
“Il calo nel Mezzogiorno incide notevolmente sulla quantità complessiva di olio prodotto in Italia – osserva Anna Cane, presidente del Gruppo olio d’oliva – ma, grazie anche al clima che si è mantenuto mite, riducendo così i rischi legati alla mosca olearia, la qualità sarà di buon livello”.
Il Coronavirus incide pesantemente sulle previsioni. “Le criticità di spostamento e le restrizioni alla mobilità hanno causato forti difficoltà nel reperimento della manodopera – sottolinea la presidente degli imprenditori - . Questo ha comportato ritardi e rallentamenti nell’organizzazione del lavoro”.
La buona notizia è che finalmente si scorge la luce nella lunga vicenda della Xylella in Puglia, grazie all’avvio produttivo di cultivar come la Favolosa, capace di resistere al parassita che provoca l’essicazione degli ulivi. “Un traguardo che si deve alla ricerca scientifica – commenta Anna Cane – e all’innovazione in agronomia. Puntare tutto sulla tradizione, infatti, ha significato, per troppo tempo, emarginare la scienza e le buone pratiche agricole, che possono fare molto non soltanto contro la Xylella, ma per aiutare il settore a produrre di più, con costi ragionevoli e maggiore redditività per tutti, senza trascurare l’attenzione all’ambiente”.
E’ la stessa filiera a riconoscere che gli impianti attuali hanno un urgente bisogno di essere rinnovati e ampliati. Soltanto così si potrà incrementare la produzione di olio d’oliva che, anche nelle campagne migliori, difficilmente supera le 350mila tonnellate ed è quindi del tutto insufficiente rispetto al nostro fabbisogno interno ed estero, pari nel complesso a quasi un milione di tonnellate.
“La risposta dell’industria italiana al deficit produttivo è il blending – sottolinea la presidente degli imprenditori – le aziende, accostando oli diversi per provenienza e gusto, hanno ideato prodotti unici, costanti nel tempo e apprezzati dai consumatori italiani ed esteri. Ma per remunerare in modo adeguato il settore, occorre modernizzare i processi produttivi”. Uno sforzo che per ASSITOL “deve riguardare tutti gli attori della filiera”.
La crisi dell’Horeca a causa dell’emergenza sanitaria pesa anche sul comparto oleario. “Finora, i consumi domestici ed il buon andamento dell’export ci hanno permesso di sostenere il rallentamento delle vendite nella ristorazione, che vale circa un terzo del mercato interno – stigmatizza la presidente del Gruppo olio d’oliva di ASSITOL -. L’ennesimo stop ci fa temere ulteriori ripercussioni negative sul settore che, nonostante le difficoltà, ha continuato a creare valore in questi mesi complessi”.
Potrebbero interessarti
Associazioni di idee
Acquisti di olio di oliva italiano di qualità: al via una fase sperimentale
Nuovo accordo , dopo quelli siglati gli anni scorsi, tra Costa d'Oro e Confagricoltura per una nuova fase sperimentale per valorizzare ll'extravergine italiano. Si partirà da Puglia e Calabria
22 novembre 2025 | 13:00
Associazioni di idee
Con l'olio extravergine di oliva dal fast food al fast good
Accanto ai temi classici della ristorazione professionale, emerge una novità significativa: l’attenzione ai modelli di consumo veloci, al cosiddetto fast food di nuova generazione. L’olio extra vergine di oliva può essere protagonista anche in queste formule contemporanee
20 novembre 2025 | 18:00
Associazioni di idee
La Calabria olivicola che non ti aspetti: qualità con lo sguardo oltre la tradizione
Un momento di festa, nel mezzo della campagna olivicola, che si presenta buona per quantità e addirittura eccellente per qualità, come confermato all’unisono da tutti i presidenti calabresi del variegato mondo di Italia Olivicola
20 novembre 2025 | 16:00
Associazioni di idee
A rispettare l'olivo si comincia da piccoli
In occasione della Giornata dell’Albero, che si celebra il 21 novembre, sono stati messi a dimora quattro alberi di olivo, uno per ciascuna sezione della scuola a Surbo
20 novembre 2025 | 09:15
Associazioni di idee
Le virtù delle olive da tavola, patrimonio di salute da riscoprire
Le olive da tavola sono fonte di energia e grassi buoni, fanno parte di molte nostre ricette tradizionali, sono un grande esempio di biodiversità. Pochi sanno la differenza tra un’oliva taggiasca da una di Gaeta e si sa poco anche su come siano prodotte
20 novembre 2025 | 09:00
Associazioni di idee
Crollano i prezzi dell'olio extravergine di oliva italiano: attenzione alle frodi
Una dinamica di calo dei prezzi così rapida, priva di giustificazioni economiche o produttive, rischia di destabilizzare l’intero comparto in una fase cruciale dell’annata olivicola. Chiesto un un monitoraggio attento delle importazioni, soprattutto da Paesi extra UE
19 novembre 2025 | 14:00