Turismo

Lo sport per il rilancio del turismo

L’esempio tra il Lago Maggiore e il Monte Rosa. Daniele Bordoni intervista Guidina Dal Sasso, campionessa di sci di fondo e Nazionale per quasi un ventennio, ora assessore provinciale del Verbano

14 novembre 2009 | Daniele Bordoni

Guidina Dal Sasso, campionessa di sci di fondo e Nazionale per quasi un ventennio, è un nome ben noto a coloro che si sono appassionati alle vicende di questo sport. Da qualche mese è entrata nell’Amministrazione della Provincia del Verbano Cusio Ossola, in qualità di Assessore, con deleghe fra l’altro allo Sport e al Turismo.

È nata ad Asiago, quindi veneta, ma al confine con il Trentino. È entrata nel giro della Nazionale di fondo nel 1978 e ha disputato numerose gare di coppa del mondo, campionati mondiali e moltissime altre manifestazioni internazionali, con prestazioni e piazzamenti di prestigio. È stata campionessa mondiale di skiroll ed ha ottenuto risultati notevoli anche nella corsa in montagna.


Guidina Dal Sasso

Quanto hanno influito nell’attività che svolge ora, come Assessore al Turismo, gli innumerevoli viaggi all’estero in così lontane parti del mondo?
Moltissimo. Direi che sono stati determinanti. Viaggiare significa conoscere, acquisire un bagaglio di conoscenze in altri modi impossibile da ottenere. Significa essere in grado di confrontare il proprio mondo e la propria cultura, con quella degli altri. In altre parole significa maggiore comprensione nei confronti degli altri. Nel turismo, occorre sapere accogliere nel modo migliore e fare sentire l’ospite a casa propria. Ciò non significa che si debba perdere la propria identità per conformarsi all’altro, ma saper porgere i propri usi e costumi sapendo quali sono quelli dell’altro, dello straniero, dell’ospite e di conseguenza accoglierlo meglio, farlo sentire un po’ come a casa propria.
Faccio un esempio. Nella preparazione di Torino 2006, le ultime Olimpiadi invernali, sono riuscita a far diventare il Centro di Fondo della Val Formazza un punto di riferimento internazionale per le squadre nazionali e un campo privilegiato d’allenamento anche per le nazioni più prestigiose del fondo. Ciò non sarebbe stato possibile senza l’esperienza maturata in tutti i miei viaggi all’estero, che mi hanno permesso di conoscere meglio i Paesi che avrei dovuto contattare e accogliere.

Mi sembra di capire, proprio per i suoi trascorsi sportivi, che lo Sport avrà un ruolo importante anche nell’attività più propriamente dedicata al Turismo. C’è già qualche orientamento in questa direzione?
Ritengo che lo sport potrà giocare un ruolo importante e contribuire ulteriormente al rilancio del Turismo. Se riusciamo ad organizzare eventi d’alto livello in modo appropriato e in un ambiente organizzativo efficiente, dal momento che campioni di molte nazioni gareggeranno e presumibilmente otterranno dei risultati, la stampa e gli altri Media internazionali parleranno degli eventi, dell’organizzazione, ma anche della cornice in cui si sono svolte, facendoci una pubblicità molto maggiore di quella che potremmo ottenere con costose campagne pubblicitarie.
Abbiamo organizzato il “Trofeo Topolino di sci nautico” sul Lago d’Orta, dedicato ai piccoli praticanti di questo sport a livello internazionale, ma intendiamo proporre anche eventi di prestigio in molti altri settori, senza trascurare gli sport invernali. Desideriamo riuscire ad ampliare la rete di piste ciclabili, per offrire degli spazi maggiormente godibili a tutti i visitatori di questi luoghi.

A proposito di sport invernali e di sci. Si è detto che la vostra Amministrazione intende mettere a punto uno skipass unico per tutto il Comprensorio Sciistico di Neve Azzurra (l’intera Provincia del VCO, nota anche come la Provincia Azzurra), collegando tutti gli impianti attraverso un’unica rete elettronica, come del resto viene da tempo richiesto a gran voce dagli appassionati, che desidererebbero poter passare da un impianto all’altro senza dover pagare un ulteriore biglietto o fare più stagionali, A che punto è questo progetto?
Il progetto è in fase di realizzazione e contiamo di realizzarlo in tempi brevi. Già esiste uno skipass unico per i tesserati FISI, al momento di euro.340,00, ma coinvolge un numero limitato di utenti. Noi intendiamo arrivare ad offrire uno skipass unico a tutti. I prezzi verranno poi stabiliti in seguito, ma per realizzarlo occorrerà dotare tutti gli impianti di tornelli elettronici in grado di registrare i numeri di tessera e i passaggi, allo scopo di ridistribuire gli introiti tra i vari impianti.

Chi si accollerà l’onore di quest’operazione?
Sia la Provincia che la Regione, ma anche i gestori degli impianti, che beneficeranno tutti di questa possibilità in più messa a disposizione. Inoltre stiamo prendendo accordi con le gestioni d’impianti della confinante Lombardia e con gli sci club per allargare l’offerta includendo anche il territorio lombardo. Ciò consentirà quindi di offrire qualcosa di più ampio e vario ai turisti della neve.

Il turista tipo delle aree del Verbano Cusio Ossola è straniero, probabilmente nordico, tedesco, svizzero, olandese o belga e, almeno per l’estate, è accompagnato da famiglia e figli. A parte questa tipologia già presente e affezionata, in quali altre direzioni vi muovete per far scoprire questo territorio?
Come forse avrà già sentito, c’è stato recentemente un viaggio verso i Paesi dell’Estremo Oriente, da parte di alcuni importanti rappresentanti del Parlamento per promuovere la nostra area. Oltre all’estremo Oriente, puntiamo molto sull’Est Europa e gli Stati nati dal dissolvimento dell’Unione Sovietica, ma non trascuriamo di rafforzare l’immagine verso gli altri Paesi che già ci conoscono.

Uno dei problemi maggiori della promozione turistica nell’area della Provincia è anche dato dagli insoliti confini che vedono i Laghi Maggiore e d’Orta divisi tra le Province del Verbano Cusio Ossola e di Novara. Il Distretto Turistico dei Laghi e dei Monti e Valli dell’Ossola, copre l’area dei laghi per intero, superando anche i confini provinciali. Ad un occhio esterno, si ha la sensazione di sovrapposizioni e un non efficiente utilizzo di risorse. Come intendete muovervi al riguardo?
Puntiamo alle sinergie, alla cooperazione e al lavoro di squadra. Solo così si ottengono i risultati. A Torino, in occasione della recente fiera della montagna Alpi365, siamo riusciti a presentarci con un unico stand noi e il Distretto Turistico, dimostrando da subito che si possono creare rapporti stretti e di collaborazione. Nei progetti futuri coinvolgeremo secondo gli obiettivi, un po’ tutti i rappresentanti delle forze aggregative del territorio e ci sforzeremo di lavorare insieme e loro e di farli lavorare tra loro.

Credo che si renda conto che si tratta di un obiettivo ambizioso. Molti degli Operatori Economici, Associazioni, Enti non sono culturalmente abituati a lavorare in squadra e creeranno delle difficoltà. Come farete poi a risolvere la sovrapposizione di decine e decine di feste e manifestazioni, tutte molto simili che si accavallano negli stessi giorni degli stessi mesi estivi? Paesi e organizzazioni turistiche locali che entrano in competizione tra loro invece di cooperare?
Le difficoltà ci sono, ma sono fiduciosa della riuscita. Tutti dovranno rendersi conto che solo assieme si ottengono risultati e con la divisione si disperdono risorse ed energie. Dobbiamo fare opera di persuasione favorendo quelle iniziative che dimostrano di aver colto il senso della nostra proposta.

Turismo vuol dire accoglienza e accoglienza significa anche formazione per coloro che dovranno accogliere, guidare e ospitare i turisti. La zona della Provincia dispone d’eccellenti scuole superiori (medie di secondo grado) che non hanno certamente nulla da invidiare a quelle d’altre parti d’Italia, ma forse manca la formazione dei quadri e dei dirigenti, coloro che devono studiare, analizzare, pianificare e promuovere il territorio e i propri contenuti. L’unica sede universitaria di Turismo a Stresa è in corso di chiusura. L’alternativa più vicina è Novara. È stato aperto a Domodossola un corso di un anno “Economia delle Terre Alte, ma è a numero chiuso per pochissimi. Non è un corso di laurea e non è un master. Non è un po’ poco per un territorio votato al Turismo come quello del VCO?
Gli accorpamenti sono una necessità dettata dalle esigenze economiche della gestione e purtroppo non è il solo caso di questo genere, ma accade un po’ ovunque in Italia. Mi auguro che in molti decidano di spostarsi per acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per poter svolgere quel ruolo nel Turismo anche ad alto livello e anche uscendo dal territorio provinciale.

A questo punto perché dovrebbero andare a Novara, quando a Milano arriverebbero prima e avrebbero una maggiore scelta di Facoltà e di Specializzazioni? Ammesso che le famiglie riuscissero a permettersi la spesa, perché poi, una volta laureati e ambientati altrove, dovrebbero tornare nel territorio d’origine? Non ci sarà un impoverimento del livello culturale e delle competenze nei ruoli chiave del Turismo?
Non sarei così pessimista. Ritengo che in molti sceglieranno di portare la propria esperienza e le proprie conoscenze nel nostro territorio.

Lei è indubbiamente una donna di montagna. La zona della Provincia è composta in egual misura da laghi e montagne. Si dovrà pensare che porrà una maggiore enfasi verso la montagna?
Laghi e montagne per me sono sullo stesso piano. Entrambi sono indispensabili per un’offerta turistica varia e ricca. È proprio nella varietà, oltre che nell’unicità, la ricchezza dell’offerta del nostro territorio.

Essendo anche una sportiva, punterà anche al turismo giovanile. Lo Sport è sempre stato un’attrattiva per i giovani. Sport e Turismo assieme, sembrano un buon mix.
Certamente. Credo moltissimo nel valore educativo dello Sport e dei valori che rappresenta, come la lealtà, il rispetto, l’impegno e, in una parola, la “crescita” e la maturazione dei giovani. Si, punto molto su questo aspetto e credo fermamente che sia una carta vincente.

Quali altre cose sono previste nei piani della vostra Amministrazione, oltre allo Skipass unico?
Desideriamo dedicare risorse alle piste ciclabili, creando dei percorsi che permettano ai turisti di godere delle bellezze del nostro territorio senza dover usare i mezzi di trasporto pubblici e privati.
Desideriamo inoltre riuscire ad offrire un unico Brand (marchio) del territorio, non solo nel Turismo, ma anche nei settori complementari e in quelli che indirettamente ne sono influenzati. Al Brand dovranno essere interessati i prodotti enogastronomici, quelli artigianali, la ristorazione, ma anche quei settori come il lapideo di grande tradizione nella Provincia.

Mi sembra di ricordare che i marmi del Duomo di Milano vengano da Candoglia, in Ossola e questo dovrebbe bastare a qualificare le motivazioni storiche di questo discorso.
Certamente la tradizione, la storia e la cultura sono elementi imprescindibili, quando si vuole realizzare un turismo di qualità, in grado di offrire un ampio ventaglio di possibilità e far nascere la convinzione di non aver visto abbastanza e quindi invogliare a ritornare.

Guidina Dal Sasso

In conclusione non si può non sottolineare che cultura, tradizione, artigianato ed enogastronomia, sembrano essere le carte vincenti dell’Italia. Nel recente convegno tenutosi ad Arona pochi giorni orsono, uno degli oratori il prof. Cetti Serpelloni, del Centro Unitario Europeo dei Beni Culturali ha affermato: “Non esiste Turismo senza Cultura. In tal caso si parla solo di mobilità”. La strada da intraprendere per il Turismo del nostro Paese, se partirà da queste premesse, sarà in grado di offrire molto più di qualsiasi altro Paese al mondo.



DIETRO LE QUINTE

Daniele Bordoni

Ho l’abitudine di arrivare sempre in anticipo agli incontri anche per contestualizzare l’intervista. Ho notato un iniziale imbarazzo da parte dell’Assessore, che avrebbe voluto accogliermi prima, ma non ha potuto, anche perché l’incontro era a “incastro” fra un impegno e l’altro e più volte siamo stati interrotti, recuperando con fatica il filo del discorso.

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