Turismo

Un nuovo turismo delle radici non può fare a meno dell'olivo e dell'olio di oliva

Un nuovo turismo delle radici non può fare a meno dell'olivo e dell'olio di oliva

Nasce una nuova forma di turismo generata da emigrati e dai loro discendenti che vogliono riconnettersi con le proprie radici, partendo proprio dall'olivo e dall'olio di oliva

02 agosto 2024 | Vania Sarullo

Il 2024 è l’anno delle radici italiane nel mondo e il Ministero degli affari Esteri e della Cooperazione Internazionale promuove il “Turismo delle Radici” quale opportunità per valorizzare le storie di emigrazione, sacrificio e successo degli avi degli italo-discendenti nel mondo e preservarne la memoria.

Si tratta di una forma di turismo generata da emigrati e dai loro discendenti che vogliono riconnettersi con le proprie radici visitando la terra d’origine della propria famiglia durante le vacanze.

L’anno delle Radici offre all’Italia un’opportunità che riguarda non solo il settore turistico e tutto il suo indotto ma anche quello olivicolo-oleario: è questa un’occasione per rilanciare il valore dell’olio EVO italiano, un alimento buono, che fa bene e che contribuisce alla Bellezza e alla promozione del territorio.

Una Ricerca del C.R.E.A. intitolata “Turismo delle radici e promozione all’estero dei prodotti agroalimentari italiani - un focus sul settore olivicolo oleario”, ha dimostrato infatti l’interesse dei turisti delle Radici per l’olio EVO e per le esperienze legate all’oleoturismo nonché una non approfondita formazione e conoscenza da parte delle comunità italiane all’Estero della cultura olivicolo-olearia, in particolare dell’olio EVO, soprattutto in termini di acquisto e promozione:

“Gli italo-discendenti sono legati a territori e produzioni locali: più dell’87 % promuove il made in Italy al rientro; per oltre il 73 % l’olio di oliva italiano è di qualità superiore”.

UN MODELLO METODOLOGICO-PROGETTUALE DELL’(OLEO)TURISMO DELLE RADICI

Partendo dai dati della suddetta Ricerca e dalle conoscenze acquisite attraverso la partecipazione ad un corso di perfezionamento in “Valorizzazione e gestione dei sistemi locali” (Unitelma Sapienza), ho realizzato un “Modello metodologico-progettuale” per la costruzione di una destination management dell’ Oleo-Turismo delle Radici che ho presentato il 12 marzo 2024, come elaborato finale del corso digitale di formazione “Il turismo delle Radici - come progettare e promuovere un’offerta turistica mirata agli italiani nel mondo” (Università della Calabria e Confcommercio Cosenza) di cui si riporta la sintesi.

Tale modello metodologico vuole rappresentare uno strumento, una sorta di vademecum che, attraverso delle linee guida, aiuti gli amministratori di un territorio (tra cui anche i referenti comunali dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio) a strutturare insieme dei percorsi di Oleoturismo delle Radici.

IDEA PROGETTUALE

Da questo modello è stata elaborata un’idea progettuale che intreccia le due direttrici, il turismo delle radici e il turismo dell’olio con l’obiettivo di promuovere e valorizzare queste due forme di turismo anche attraverso strumenti digitali avanzati che riguardano la tracciabilità agroalimentare.

Il progetto integra aspetti culturali, territoriali e sociali, per sviluppare un turismo delle Radici e un turismo dell’olio sostenibile e inclusivo che mira a valorizzare il patrimonio culturale e olivicolo oleario dei territori e il made in Italy.

Esso si articola in diversi piani: il piano culturale, il piano territoriale, sociale e il piano digitale.

Il piano culturale mira a riscoprire e valorizzare il patrimonio storico e culturale delle aree coinvolte, promuovendo tradizioni, usi e costumi locali legati alle radici e alla produzione di olio EVO. Eventi, mostre e attività educative saranno organizzati per coinvolgere turisti e comunità locali.

Il piano territoriale si concentra sul miglioramento delle infrastrutture e dei servizi turistici nelle aree coinvolte. Questo include la creazione e la manutenzione di percorsi tematici, l’installazione di segnaletica informativa e la collaborazione con enti locali per garantire un’esperienza turistica di alta qualità.

Il piano sociale si propone di coinvolgere le comunità locali nel progetto creando opportunità di lavoro e favorendo lo sviluppo economico sostenibile. Saranno promosse iniziative di inclusione sociale e partecipazione comunitaria, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione.

Il piano informativo digitale si avvarrà dell’utilizzo di due piattaforme digitali:

-Olive Oil Tourism (https://oliveoiltourism.it) piattaforma per la prenotazione online di esperienze legate all’olio di oliva, facilitando l’accesso a visite guidate, degustazioni e tour nelle aziende olivicole.

-SeedsBit Traceability (https://trackit.seedsbit.com) è la piattaforma di tracciabilità alimentare basata su blockchain e smart contract.

L’idea progettuale è stata illustrata ai componenti del GAL Monti Sicani e Valle del Belice e per il momento unico partner è l’Associazione Nazionale Città dell’Olio di cui fanno parte trenta Comuni della regione Sicilia.

Attraverso questo progetto potrebbero essere implementate le iniziative di tipo esperienziale dell’Associazione, come la Merenda nell’oliveta e la Camminata tra gli Olivi, finalizzate alla valorizzazione dei territori di origine dell’olio extravergine di oliva italiano.

Altri esempi di attività svolte in Sicilia occidentale, che potrebbero essere rimodulate e riproposte come attrattori turistici in altri territori dell’isola, sono il “Biancolilla Day”, svoltosi a Calamonaci (AG), il “Nocellara Fest” a Castelvetrano (TP): giornate a tema dedicate alla valorizzazione delle cultivar autoctone siciliane e del paesaggio olivicolo del territorio, attraverso momenti culturali e musicali, degustazioni di olio EVO e abbinamenti gastronomici.

AUSPICI

La Regione Sicilia sta lavorando per i siculo-discendenti attraverso un disegno di legge governativo (n.723/2024) che mira a rafforzare i legami tra l’isola e i siciliani sparsi nel mondo, preservando e valorizzando le radici culturali, storiche e familiari dei siciliani all’estero.

Si auspica pertanto la sensibilità e la collaborazione delle istituzioni e delle comunità per il lancio e lo sviluppo di questa offerta turistica nuova e originale, che contribuirebbe alla tutela dell’ambiente e del paesaggio, soprattutto nelle aree interne. Essa è collegata anche alla tradizione gastronomica e alle eccellenze della produzione oleicola siciliana.

Che il Turismo dell’olio possa dare un solido contributo al programma del Turismo delle Radici e che l’ulivo e il suo olio, attraverso la corretta comunicazione e la promozione, possano divenire degli attrattori per gli italo-discendenti sparsi nel mondo.

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