Turismo 24/06/2022

Le Guide Oleoturistiche pronte ad affascinare i turisti per oliveti e frantoi

Le Guide Oleoturistiche pronte ad affascinare i turisti per oliveti e frantoi

La Guida Oleoturistica genera emozioni ed entusiasmo. Andando oltre lo storytelling c'è l'effetto wow


L'oleoturismo è una disciplina abbastanza nuova, in molte regioni ancora da normare nel dettaglio, ma diventata di moda negli ultimi tempi e che al momento genera grandi proclami di tipo politico. Il legislatore la vorrebbe simile al turismo del vino, con cui ha indubbiamente alcuni punti di contatto, come il fatto di essere un prodotto della trasformazione agricola. Certo, è innegabile che il turismo del vino possa essere d'ispirazione nella costruzione di una modalità di congiunzione tra il mondo della produzione e il mondo dell'accoglienza, ma bisogna essere consapevoli che è necessario un adattamento consistente nei modi e nei contenuti perchè, ripetiamolo, si tratta di un ingrediente.

In questi giorni arriva a conclusione il primo Corso per Guida Oleoturistica, realizzato dall'Associazione Passione Extravergine, in collaborazione con il Consorzio Turismo dell'Olio Evo. Un percorso reso necessario proprio per dare una dignità specifica ad un mestiere ben diverso da quello della produzione e che non può essere raccontato come si racconta una chiesa, che ha a che fare con la conoscenza di prodotto, ma non solo. I corsisti infatti si sono confrontati con argomenti inusuali che hanno sollecitato il recupero di abilità, in alcuni casi, lasciate indietro ai tempi della scuola. La capacità narrativa e di coinvolgimento parte infatti dalla consapevolezza di prodotto, si condisce con l'ormai abusato storytelling e non si ferma lì, ma procede destreggiandosi tra emozioni e aspettative, strutturazione empatica grazie a strumenti come gli archetipi, entra nella gamificazione e costruisce un imprinting mnemonico ed emotivo che genera l'effetto wow. Guidare un gruppo di persone che non si conoscono ma di cui si possono intuire le aspettative, vuol dire infatti, saper padroneggiare strumenti interiori e risorse linguistiche che non si esauriscono nel concetto di amaro-e-piccante o di fruttato.

Le prime Guide Oleoturistiche, che entrano a far parte di un elenco gestito dall'Associazione Passione Extravergine, hanno avuto la possibilità di mettersi in gioco a partire da queste conoscenze e competenze per costruire il proprio stile e la propria esperienza, ma anche i propri strumenti originali a partire dai luoghi e dalle proprie risorse umane. A breve verranno programmate nuove date per i prossimi corsi, perchè la consapevolezza non si può fermare al prodotto, ma è necessario ed indispensabile chiedersi come comunicare e quale effetto si vuole generare, intanto buona estate in nome dell'olio buono.

di Elisabetta De Blasi