Mondo 13/05/2021

La Spagna ora pensa a rivalutare l'olio di sansa di oliva

La Spagna ora pensa a rivalutare l'olio di sansa di oliva

Il Ministero dell'agricoltura iberico vuole attivare una misura, valida fino al 2024, per promuovere l'olio di sansa di oliva, anche con l'avvio di programmi di indagine, sviluppo, innovazione tecnologica e studi


Il Ministero dell'Agricoltura, della Pesca e dell'Alimentazione ha proposto la proroga del contributo finanziario standard e obbligatorio, richiesta dall'Organizzazione Interprofessionale dell'Olio di Oliva (Oriva), per un periodo di tre anni destinato all'olio di sansa di oliva.

Gli obiettivi del progetto di ordinanza per l'estensione della norma nel settore dell'olio di sansa d'oliva sono: continuare la ricostruzione della reputazione dell'olio di sansa d'oliva sulla base di ricerche scientifiche e studi di mercato; recuperare le vendite nel mercato interno, così come aumentare quelle nel mercato esterno, e farlo con criteri solidi e sostenibili nel tempo; e raggiungere la stabilità aziendale nel settore della sansa d'oliva.

Per quanto riguarda gli obiettivi della proroga della norma si sottolinea l'avvio di programmi di indagine, sviluppo, innovazione tecnologica e studi; la promozione dell'olio di sansa e il suo consumo; e la ricerca specifica dei mercati per mezzo di studi, analisi e indagini durante le campagne 2021/22, 2022/23 e 2023/24.

Il contributo finanziario sarà di sei euro per tonnellata di olio di sansa di oliva grezzo. Questo contributo sarà diviso in due quote di tre euro a tonnellata ciascuna, chiamate rispettivamente "quota di produzione" e "quota di trasformazione e commercio".

In concreto, la "quota di produzione" sarà applicata a tutto l'olio di sansa grezzo prodotto in Spagna e sarà pagabile quando esce dal sansificio.
La "quota di trasformazione e commercio" si applicherà a tutto l'olio di sansa di oliva grezzo commercializzato in Spagna.

di C. S.