Mondo 07/04/2020

Sfondato il muro delle 350 mila tonnellate di olio di oliva negli Stati Uniti

Sfondato il muro delle 350 mila tonnellate di olio di oliva negli Stati Uniti

L'Italia, nella campagna olearia 2018/19 tenta un rimbalzo ma viene affossata dalla Spagna che raggiunge quasi la metà dell'import totale degli Usa. Incostanti i dati tunisini, mentre la Tunisia consolida la sua quota di mercato


Le importazioni di olio d'oliva vergine e di olio d'oliva negli Stati Uniti hanno battuto tutti i record durante la campagna 2018/19. In cifre hanno raggiunto le 356 mila tonnellate, con un incremento del 12% rispetto all'anno precedente, secondo i dati Coi.

Gli Stati Uniti sono il maggior importatore di olio d'oliva al mondo, importando circa il 36% del totale globale. L'Unione è la seconda, con il 15% di importazioni, seguita da Brasile (8%), Giappone (7%) e Canada (5%). I restanti paesi rappresentano meno del 5% delle importazioni.

Gli Stati Uniti hanno importato circa il 10,5% in più di olio d'oliva e olio di sansa d'oliva nell'anno di raccolta 2018/19, raggiungendo le 356 mila tonnellate.
Si tratta di un aumento del 19,2% rispetto all'annata 2012/13, quando ha importato 298 mila tonnellate.
Spagna e Italia sono i due principali fornitori degli Stati Uniti, che rappresentano 76,6% del totale. Seguono la Tunisia con l'8,4% e la Turchia con il 5,8%, ma questi due paesi hanno registrato un netto calo nelle importazioni nell'anno di raccolta 2018/19 rispettivamente del 26,2% e del 22%.

In termini di origine dei prodotti, il 78,9% delle importazioni proviene dall'Unione Europea. Il restante 21,1% proviene da Tunisia (8,4%), Turchia (5,8%), Marocco (2,4%), Cile (1,7%) e Argentina (1,6).
Per quanto riguarda i volumi per categoria di prodotto, il 73,1% delle importazioni rientra nel codice 15.09.10 (olio di oliva vergine), seguito da Il 24,3% con il codice 15.09.90 (oli di oliva) e il restante 2,6% con il codice 15.10.00 (olio di sansa di oliva).
Positivo l'andamento delle importazioni di oli di oliva vergini, con volumi in crescita del 52,4% se si confrontano l'annata 2018/19 con l'annata 2007/2008, quando il 64% di tutte le importazioni era costituito da oli d'oliva vergini.

di C. S.