Mondo 06/03/2020

Una campagna olearia fortunata per il Portogallo che il festeggia record produttivo

Una campagna olearia fortunata per il Portogallo che il festeggia record produttivo

E' l'area dell'Alentejo a confermarsi il cuore pulsante dell'olivicoltura portoghese, una nuova frontiera andalusa. Problemi quali-quantitativi nel Trás-os-Montes 


Il Portogallo ha raggiunto il suo record storico di produzione di olio d'oliva a gennaio, con una produzione di 940.000 tonnellate di frutti, per una produzione di 130 mila tonnellate di olio d'oliva.

Con la stagione della raccolta delle olive praticamente finita, i risultati sono stati diversi nelle due principali regioni di produzione.

Nell'Alentejo, che negli ultimi cinque anni ha prodotto in media più del 70% della produzione nazionale di olio d'oliva, la produttività degli oliveti intensivi e superintensivi è stata superiore alla stagione precedente. Inoltre l'ottima sanità delle drupe e la mancanza di fenomeni meteo ha garantito la possibilità di raccogliere tutto e con buona o ottima qualità finale.

Al contrario, a Trás-os-Montes, responsabile del 15% della produzione nazionale di olive negli ultimi cinque anni, una percentuale significativa dei frutti non è stata raccolta perché abbattuti dai forti venti che hanno colpito la regione durante il passaggio delle tempeste Elsa e Fabien, e ci sono stati anche alcuni attacchi di mosca dell'olivo, che hanno interessato parte della produzione.

In generale, e tenendo conto anche dell'entrata in produzione o della produzione totale dei nuovi oliveti, si stima che quest'annata la produzione di olive da olio aumenterà del 30% rispetto alla campagna 2018/2019.

di C. S.