Libri
L'altro volto di Giuseppe Pontiggia
Un volume a cura di Daniela Marcheschi, ci fa percorrere, quasi tenendoci per mano, le "vie dorate" che ci conducono verso un mondo che sa riconoscere solo la centralità dell'etica
17 ottobre 2009 | Luigi Caricato

Câè un libro châè utile a tutti e che è opportuno leggere con grande curiosità . Si intitola Le vie dorate: con Giuseppe Pontiggia ed è curato da Daniela Marcheschi per le edizioni Mup, Monte Università Parma.
Consigliarlo in questa rubrica dedicata a pubblicazioni che concernono per lo più lâalimentazione e, in primo luogo, lâagricoltura, può forse apparire fuori contesto, ma anche un noto e apprezzato narratore e saggista di grande spessore qual è Pontiggia non ha certo mancato di argomentare anche intorno a simili temi, che non sono affatto di secondaria importanza. Se allâinterno del volume si scende nel dettaglio di questioni propriamente letterarie, vi è tuttavia un breve capitolo che presenta lâaltro volto dello scrittore.
Scomparso nel giugno del 2003, Pontiggia si è più volte confrontato con il mondo rurale riportandolo agli antichi fasti. Un suo zio era tra lâaltro proprietario di uno stabilimento vinicolo a Squinzano, dove produceva, come tanti altri uomini del Nord, vini che poi commercializzava in Lombardia. Ma il mondo agricolo, da grande appassionato di classici, lo ha conosciuto anche attraverso i libri.
Non è un caso che le Georgiche, il poema didascalico più importante e apprezzato dellâintero mondo latino, sia specificamente dedicato allâagricoltura.
Diventano illuminanti, nondimeno, alcune significative dichiarazioni di Pontiggia, secondo cui lâagricoltura intesa quale attività fondamentale per lo sviluppo della civiltà , di fatto sia stata unâesperienza decisiva per lâuomo, ma anche un momento essenziale per la stessa storia del linguaggio. Motivo per cui Pontiggia faceva giustamente notare come il lessico latino si sia fondato per lo più sul lessico agrario.
Lâagricoltura â sosteneva lo scrittore â fa parte della civiltà umana e ne costituisce il cuore pulsante. Eâ stata la produzione industriale, oltre che i processi distributivi, che hanno di fatto allontanato dalla terra la gente comune, come pure gli stessi intellettuali.
Colpiscono, di conseguenza, altre dichiarazioni dello scrittore lombardo, il quale in controtendenza riusciva a intravedere proprio nei giovani il forte bisogno di riappriopriarsi del passato. Se i vecchi tendono a ricusare le tradizioni, perché le associano a epoche di ristrettezze economiche e di disagio sociale, per Pontiggia la parte migliore dei giovani ha saputo manifestarsi in una esigenza di riscatto nata in risposta al tradimento compiuto alle loro spalle dalle precedente generazione.
Parole sagge, che non temono certo di confrontarsi con le contraddizioni della realtà . Leggere questo libro, pertanto â ora che Pontiggia non câè più â anche se ha un taglio segnatamente letterario, ci porta comunque a riscoprire una figura di intellettuale dâaltri tempi, limpida e lucida come pochi altri oggi, capace di insegnare ancora qualcosa che faccia bene allâanima e che sia nel contempo in grado di sovvertire luoghi comuni e derive etiche.
Potrebbero interessarti
Libri
Nel nome del pane: l’agroalimentare dei nostri giorni in un romanzo, forse
L’opera prima di Luigi Chiarello incuriosisce dal titolo e avvia lungo un percorso che interroga ciascuno di noi sul rapporto personale, e poi della società tutta, col cibo. Il passato sono storia e simboli, il presente è un’incognita
28 novembre 2025 | 11:00 | Alberto Grimelli
Libri
I Georgofili e il Giubileo: un volume con letture scelte sull’agricoltura negli anni giubilari
Il volume raccoglie 17 letture svolte da Accademici negli altrettanti anni giubilari compresi tra il 1775 e il 2025 ed offre al lettore diversi spunti, fornendo l’opportunità di ripercorrere un viaggio a tappe, scandito dalle cadenze degli anni giubilari, lungo il cammino dell’agricoltura nazionale
26 novembre 2025 | 17:00
Libri
Guida Vitae 2026: le 400 eccellenze selezionate da AIS in degustazione a Firenze
Il 15 novembre alla Stazione Leopolda a Firenze l'evento con le finali dei premi per i sommelier tra cui il concorso Miglior Sommelier d’Italia. L'Associazione Italiana Sommelier presenta la Guida Vitae 2026
14 novembre 2025 | 18:00
Libri
Fonte di Foiano è l'azienda dell'anno per Flos Olei, l'extravergine migliore è spagnolo
Anche quest’anno l’Italia si dimostra un punto di riferimento internazionale. Grande vitalità del settore in gran parte del globo: dalla Spagna, alla Croazia, alla Grecia, al Sudafrica fino al Cile
05 novembre 2025 | 15:00
Libri
In un volume i 75 anni della storia dell’Accademia e del suo ruolo di valorizzazione del settore vitivinicolo
L’Accademia della Vite e del Vino conta oggi 554 membri nelle diverse categorie, ha patrocinato convegni, incontri scientifici e tecnici e ha organizzato e svolto ben 340 Tornate Accademiche, di cui 17 all’estero in Paesi europei ed extra-europei
23 aprile 2025 | 17:00
Libri
La Guida agli Extravergini di Slow Food Italia compie 25 anni
Tante novità e una decisione politica: fuori dalla Guida le aziende che attuano il superintensivo. Un lavoro di squadra per far conoscere oli, storie e territori: 823 aziende segnalando 1321 oli extravergini di qualità
02 aprile 2025 | 09:00