Italia

Sugli ogm nuovi provocatori all’opera

Ormai è una battaglia ideologica a colpi di scoop. Enorme clamore per sei semi di mais transgenico piantati in provincia di Pordenone dove è caccia al campo incriminato

01 maggio 2010 | R. T.

Non agli ogm ma apertura sul fronte della ricerca scientifica, questa la posizione, ben chiara, del neo ministro Galan.
E’ noto che, rispetto al suo predecessore Luca Zaia, la posizione di Galan rispetto agli organismi geneticamente modificati è più liberale e meno preconcettuale.
L’azione dimostrativa e provocatoria di alcuni esagitati attivisti può portare a una reazione di chiusura, ad interrompere un dialogo che invece era intenzione del neo ministro aprire.

“Credo che la questione degli ogm meriti, da parte di tutti, un supplemento di attenzione. Per questo chiedo a chi in queste ore sta meditando di risolvere la questione con azioni dimostrative di sospendere ogni iniziativa che travalichi i confini della legalità, anche perché troverà in me un interlocutore libero da pregiudizi.”
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, interviene sulla questione degli ogm ritornata di attualità dopo che un’associazione di agricoltori del Friuli Venezia Giulia ha annunciato per venerdì una semina dimostrativa di Mais transgenico.
“La mia raccomandazione parte dal principio che con il dialogo e il confronto sia più semplice trovare soluzioni a una questione che con inutili fughe in avanti si rischierebbe di compromettere”.

Nonostante le forti pressioni anche da parte di chi, come Confagricoltura e Futuragra, sono favorevoli all’introduzione degli organismi geneticamente modificati nel nostro Paese ma attraverso legalità, concertazione e dialogo, la semina di mais transgenico ha avuto luogo.

Quanto sia stata dimostrativa, a solo scopo mediatico, lo testimonia lo stesso video girato dalle due sigle: Movimento Libertario e Agricoltori Federati che hanno intrapreso la discutibile iniziativa.
In un podere segreto in provincia di Pordenone, a cui ora le autorità stanno dando la caccia, sono stati interrati sei (6) semi di mais transgenico.

Non sono mancate le reazioni.
Chi, come l’assessore all’agricoltura del Friuli Venezia Giulia, che ha ricordato che “gli agricoltori che decidessero di impiantare coltivazioni ogm, al momento incorrerebbero in pesanti sanzioni penali”, chi, come il capogruppo del Pd nella commissione agricoltura della camera, Nicodemo Oliverio, ha minacciato "presidieremo i campi per bloccare le semine illegali annunciate da alcuni agricoltori della Provincia di Pordenone".
Altri, come Coldiretti, hanno preferito rivolgersi alle autorità, rivolgendosi al Prefetto e ai Ministri competenti.

Nella speranza che la nuvola di polvere suscitata dalla vicenda possa depositarsi in breve tempo, ci auguriamo che si apra un serio e approfondito dibattito tecnico-scientifico intorno agli Ogm.

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