Italia 31/01/2019

Gli italiani si scoprono vegani, più che vegetariani

Gli italiani si scoprono vegani, più che vegetariani

Secondo il Rapporto Eurispes calano i vegetariani mentre salgono i vegani e gli italiani scelgono sempre più prodotti senza glutine anche senza essere intolleranti. La motivazione è la spinta verso stili di vita che garantiscano salute e benessere


Secondo il trentunesimo Rapporto Eurispes, presentato  a Roma e dedicato al tema "Riscoprire la qualità", il 5,4% degli italiani è vegetariano, in calo rispetto al 2018 dello 0,8%; il 4,9% ha sperimentato e poi abbandonato tale stile alimentare. Mentre l’1,9% è vegano (+1% rispetto al 2018).

Nel complesso, vegetariani e vegani rappresentano il 7,3% del campione, confermando un dato pressoché stabile rilevato negli ultimi sei anni (+0,2% rispetto al 2018, -0,3% rispetto al 2017, -0,7% rispetto al 2016, +1,4% rispetto al 2015, +0,2% rispetto al 2014).

Per un quarto di coloro che hanno scelto una dieta vegetariana o vegana (25,1%), essa rappresenta uno stile di vita; 3 su 10 ritengono abbia benefici sulla salute. Eppure, il 32,1% di chi ha sperimentato e poi abbandonato, lo ha fatto per avere un’alimentazione più completa; il 35,7%, invece, ha sofferto troppe rinunce.

Un italiano su quattro (19,3%) compra prodotti senza glutine, tuttavia, solo al 6,4% è stata diagnosticata una intolleranza, mentre il 12,9% li assume senza essere intollerante. Il 18,6% compra prodotti senza lievito: il 4,6% è stato effettivamente riconosciuto intollerante, a differenza del 14% che ammette di non esserlo.

Un quarto dei consumatori (26%) acquista prodotti senza lattosio, ma solo l’8,5% lo fa per una diagnosi di intolleranza. Il dato più allarmante riguarda l’assunzione di antibiotici: quasi 4 italiani su 10 ammettono di prenderli senza prescrizione medica “qualche volta” (33%) e “spesso” (4,8%). Anche in questo caso, sono più numerose le donne (“spesso” il 6,7% contro il 2,8% degli uomini, “qualche volta” il 34% contro il 32,1%).

di C. S.