Gastronomia 27/03/2024

Un cuoco per amico: la mini-serie che racconta l’olio extra vergine di oliva

Un cuoco per amico: la mini-serie che racconta l’olio extra vergine di oliva

Gusto, territorio e ironia in sei puntate ambientate a Vieste e ideate da Funk Dat. Protagonisti l’olivicoltore Gianluigi Medina e lo chef Andrea Miacola


Gusto, territorio e un pizzico di ironia sono gli ingredienti mescolati in maniera innovativa nella mini-serie “Un cuoco per amico”, che racconta l’olio extra vergine di oliva.
L’oro verde, alimento antico e prezioso, simbolo dell’intera Puglia è protagonista di sei reels che funzionano come episodi di una mini fiction, dove ogni puntata è legata alla successiva.
I video, pubblicati sui social dal 13 al 25 marzo, seguono le avventure culinarie dell’olivicoltore Gianluigi che, dopo aver fatto scena muta con una ragazza (la viestana Francesca Ricci) curiosa di conoscere particolari abbinamenti per utilizzare i suoi oli, chiede aiuto all’amico chef Andrea per imparare a valorizzare l’olio extravergine di oliva in vari piatti. Il risultato è una storia avvincente e divertente che non solo ha appassionato i follower, ma che racconta l’olio e il cibo mettendo in mostra la città di Vieste.

«L’idea è nata osservando una lacuna comune a molti consumatori, ovvero l’utilizzo delle giuste tipologie di olio in cucina», racconta Filippo D’Errico direttore creativo di Funk Dat, l’agenzia che ha scritto e prodotto “Un cuoco per amico”. «Ma non è solo questione di cucina, di prodotti e di ricette. Ogni episodio della mini-serie celebra anche la capitale del turismo pugliese, mostrando angoli caratteristici del centro storico e promuovendo il gusto e lo spirito comunitario tipici del Gargano», puntualizza D’Errico.
«È una sorta di omaggio al bello che ci circonda, con l’intento di valorizzare il territorio e le sue eccellenze. “Un cuoco per amico” ha dato vita ad un progetto divertente e allo stesso tempo informativo, capace di far luce sul corretto utilizzo in cucina dell’olio extravergine di oliva e di rafforzare il legame tra le persone, il cibo e il luogo di origine», sottolineano i protagonisti della mini-serie, l’imprenditore Gianluigi Medina e lo chef Andrea Miacola, che hanno scelto di vivere e lavorare a Vieste, borgo che amano.

Andrea, classe 1987, è chef e co-proprietario del Ristorante La Ripa, la sua passione per la cucina affonda le radici nell’infanzia, quando si dilettava ai fornelli con la nonna. Diplomatosi all’Istituto alberghiero “Enrico Mattei” di Vieste ha poi proseguito gli studi alla prestigiosa scuola internazionale “Alma” di Gualtiero Marchesi. Ha fatto esperienze significative lavorando al fianco di chef stellati come Carlo Cracco e Massimiliano Alajmo. Il suo percorso internazionale lo ha portato in Portogallo (al ristorante Villa Joya di Dieter Koschina), Olanda (al De Librije di Jonnie Boer) e Danimarca (presso il ristorante Era-Ora) dove ha approfondito la conoscenza degli abbinamenti cibo-vino, diventando un ambasciatore della cucina italiana all’estero. Il desiderio di riscoprire e valorizzare gli ingredienti italiani ha spinto Andrea a tornare a Vieste, dove ha intrapreso un nuovo progetto al ristorante di famiglia.

Gianluigi, classe 1994, è l’emblema della giovane imprenditorialità agricola italiana capace di fare tesoro delle proprie radici innovandole. Insieme ai suoi fratelli, dopo aver ereditato un oliveto secolare, ha intrapreso un percorso volto a rivoluzionare il modo di comunicare e divulgare le pratiche di eccellenza nell’ambito della produzione di olio extra vergine di oliva. Attraverso un uso sapiente e strategico dei social media, ha saputo guadagnarsi l’attenzione e l’apprezzamento del pubblico grazie a un approccio diretto, genuino e talvolta irriverente, distaccandosi dai tradizionali cliché legati al mondo olivicolo. La sua missione è quella di educare e coinvolgere un pubblico sempre più vasto sui temi della qualità alimentare e della sostenibilità. Gianluigi si pone, così, come punto di riferimento nel panorama dell’olivicoltura italiana, dimostrando come la passione, unita alla conoscenza e all’uso intelligente delle nuove tecnologie, possa fare la differenza nel settore agricolo.

di C. S.