Gastronomia

L'olio extra vergine di oliva è lo specchio della cucina: un dettaglio che fa la differenza

L'olio extra vergine di oliva è lo specchio della cucina: un dettaglio che fa la differenza

Bisogna saper scegliere l’olio da usare sia per la preparazione sul fuoco che per la parte di rifinitura: un semplice spaghetto può diventare una delizia con le scelte giuste. L'extra vergine non è tutto uguale

12 agosto 2022 | Piero Palanti

Dimmi che olio usi e ti dirò chi sei

Mai frase fu più adatta in questo momento!

Cerco costantemente di rimanere super partes non intervenendo nei vari post sui social o nelle scelte di marketing di alcune aziende riguardanti l’olio extravergine, in questo momento di crisi economica credo sia facile inquadrarvi dall’olio che usate o da quello che dichiarate.

Olio extra vergine di oliva: un dettaglio che fa la differenza

Potete essere chi volete, cucinare da una vita ed essere bravissimi nel vostro mestiere, ma se declamate l’olio che usate senza contestualizzarlo nella sua tipicità, cultivar, sentore e finalità, STATE USANDO UN GRASSO ALIMENTARE per aggiustare la grassezza del piatto (forse) e probabilmente cambiando in peggio la sua struttura visto che spesso e volentieri l’olio che usate è di qualità mediocre!

È così evidente la vostra becera marchetta in questa tragedia “Verista”.

Il copione è sempre quello: descrivete con minuzia di particolari il taglio di carne, la farina del vostro pane e il metodo di preparazione, la provenienza e la tipicità del grano della vostra pasta e poi quando parlate dell’olio dite che è il vostro preferito… scivolando miseramente nella marchetta oppure nella semplice non conoscenza (ignoranza).

Sobbalzo nel vedere i vostri bei piatti preparati con passione, impiattati ad arte e rifiniti con l’olio sbagliato o del noto produttore di oli scarsi, ma nelle belle bottiglie.

Siete fastidiosi nel condire il pesce con dubbiose coratine (dichiarate e non) soltanto perché la bottiglia è bella, povero pesce, sacrificato e ucciso due volte in modo indegno. Siete peggio dei personaggi dei Malavoglia.

Rimanendo sul Vero, potete anche non dichiarare l’olio per rifinite il piatto, troppo spesso è già unto dall’olio della latta in cucina, probabile pagamento della marchetta o l’equivalente della partita di lupini … attenti che prima o poi vi arriverà la tempesta.

Che sia ben inteso, potete fare quello che volete nei vostri piatti ma poi vi tenete le critiche.

Consigli per non essere più dei “Vinti”?

Dove non serve, non lo usare, anche l’olio extravergine di qualità può rovinare un piatto.

Se in una qualsiasi preparazione sento l’olio e non la materia prima principale, è SBAGLIATO! A meno che l’olio non sia l’ingrediente principale del piatto.

Se in un semplice spaghetto al pomodoro (in teoria) consigli un olio pomodoroso, è SBAGLIATO! Dovresti usare un olio che esalti il pomodoro oppure la combinazione pasta e pomodoro, giustificando la ricerca degli ingredienti.

Per essere un olio di qualità non basta che sia “genuino”, “Bio”, del commerciale “simpatico” o “il mio preferito”. L’olio extravergine d’oliva è ben altra cosa da quello che usate!

In una ricetta andrebbe valutato l’olio da usare sia per la preparazione sul fuoco che per la parte di rifinitura, un semplice spaghetto può diventare una delizia con le scelte giuste.

Spaghetti al pangrattato e acciughe:

Ingredienti per 2 persone:

200 gr. di spaghetti artigianali Agricola Doria

150 gr. di pangrattato (possibilmente fatto a casa a grane grosse)

1 spicchio d’aglio

olio extra vergine di oliva monocultivar Carolea, az. Frisina (Calabria) con sentori erbacei di cardo, mandorla, fagiolini freschi, agretti

2 filetti di acciughe

Prezzemolo

Preparazione:

Mentre cuoce la pasta, in una padella larga tostate il pangrattato con lo spicchio d’aglio usando sufficiente olio extravergine (mezzo tecnico di cottura) da lasciarlo croccante ma non troppo unto e metterlo a parte eliminando l’aglio. Personalmente uso lo stesso olio dell’abbinamento per le cotture, ne uso di meno per usare poi il necessario in rifinitura.

Nella stessa padella con un residuo del pangrattato (un cucchiaio) e un po’ di acqua di cottura faccio sciogliere le acciughe e con una aggiunta di olio creo una cremina.

Scolare la pasta tre minuti prima della cottura e mantecarla in padella con la cremina fatta in precedenza, a cottura ultimata aggiungere olio extravergine (condimento con sentori erbacei) a crudo, il pangrattato tostato e una spolverata di prezzemolo tritato

La scelta dell’olio extravergine è dettata dai suoi sentori, un olio di media intensità con sentori erbacei di cardo, mandorla, fagiolini freschi, agretti che donano al piatto una cornice di sentori.

La Carolea della azienda Frisina è una delle migliori carolee che assaggio da sempre!

E vi assicuro che non è una marchetta, la qualità fa la differenza!

Potrebbero interessarti

Gastronomia

Nasce Passi di Gusto: escursioni, degustazioni e show-cooking nella Sardegna del Sud

Il 29 novembre, 6/7 dicembre e 13/14 dicembre la prima edizione dell’evento dedicato alla scoperta, a piedi, dei sapori del Sulcis e dei siti minerari lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara

25 novembre 2025 | 17:00

Gastronomia

Un metodo scientifico per ottenere una pasta cacio e pepe impeccabile

Un rapporto di amido-formaggio del 2%-3% produce una salsa più liscia e uniforme; raccomandano di utilizzare l'amido in polvere, piuttosto che fare affidamento su una quantità sconosciuta di amido nell'acqua della pasta

24 novembre 2025 | 14:00

Gastronomia

Torna a Milano il Panettone Sospeso, dal 22 novembre al 21 dicembre

Saranno undici le pasticcerie aderenti, per un totale di 22 punti vendita distribuiti in città, dove chiunque potrà acquistare e lasciare un panettone “già pagato”. Prima di Natale, grazie alla rete dell’Associazione Panettone Sospeso, i dolci lievitati verranno consegnati ai destinatari

21 novembre 2025 | 17:00

Gastronomia

Happy Natale Happy Panettone a Milano

Torna il 29 e 30 novembre a Palazzo Castiglioni a Milano la manifestazione gratuita con masterclass, incontri e showcooking. Alcune delle specialità proposte potranno essere acquistate al termine delle masterclass, con annessa beneficienza

20 novembre 2025 | 17:00

Gastronomia

I caprini d’Aspromonte diventano Presidio Slow Food

Tre produttori allevano e trasformano il latte sulla montagna calabrese che separa il Tirreno dallo Ionio. Il lavoro di valorizzazione rientra nel progetto Presidiamo la Calabria, che prevede il lancio di sei Presìdi e la segnalazione di dieci prodotti sull’Arca del Gusto

19 novembre 2025 | 18:00

Gastronomia

Lo Chef Daniele Arzilli firma l'autunno: petto d'anatra con nespola comune, crema di broccolo e patate

Per l’autunno, lo chef propone un piatto che è un vero inno alla natura toscana: Petto d’anatra con nespola comune, crema di broccolo e patate. Una ricetta elegante ma sincera, dove la dolcezza delle nespole incontra la forza della carne d’anatra e la delicatezza vellutata dei broccoli

18 novembre 2025 | 17:00