Associazioni di idee
I 30 anni dell'Associazione nazionale Città dell’Olio

Sono passati ben 30 anni, con la lunga presidenza, dopo Carlo Antonini, di Enrico Lupi di Imperia, e dal 2020 di Michele Sonnessa, lucano di Rapolla, che ha annunciato la crescita dell’Associazione con i suoi 503 comuni e enti soci
23 dicembre 2024 | 16:00 | C. S.
Era il 17 dicembre del 1994 e la sala Freda di Palazzo Ducale a Larino era gremita di sindaci e amministratori di Province e Camere di Commercio riunitisi per dare vita ad una nuova associazione di Città d’identità, questa volta dedicata all’olio, la seconda dopo quella delle “Città del Vino”, idea di Elio Archimede, nata a Siena nel 1987 per iniziativa dell’Ente Mostra Nazionale Vini – Enoteca italiana di Siena.
A presiedere la seduta costituente il sindaco di allora della città frentana, un emozionato Alberto Malorni, che al pari del Presidente dell’Ente senese, Sen. Riccardo Margheriti, aveva accolto con entusiasmo l’idea di Pasquale Di Lena, allora direttore generale. Entusiasti anche quelli che nel Molise avevano sostenuto l’idea: il Presidente della Provincia di Campobasso, Antonio Chieffo, e quello della Provincia di Isernia, Attilio Peluso con i suoi assessori, Domenico Pellegrino e Michele Conte; i presidenti delle Camere di Commercio di Campobasso, Enrico Colavita, e di Isernia, Agostino Angelaccio. Tanti i sindaci del Molise presenti con quelli provenienti dalla Liguria Toscana, Umbria, Marche, Campania e Sardegna. Presente Ro Marcenaro. Il grande disegnatore, che, subito dopo l’acclamazione del neoeletto Presidente, Carlo Antonini, sindaco di Trevi, scopre il disegno dell’olivina che diventa immagine dell’Associazione Nazionale delle Città dell’Olio.
Da quel giorno sono passati ben 30 anni, con la lunga presidenza, dopo Carlo Antonini, di Enrico Lupi di Imperia, e dal 2020 di Michele Sonnessa, lucano di Rapolla, che, ieri, nella stessa sala della Costituente, dopo aver annunciato la crescita dell’Associazione con i suoi 503 comuni e enti soci, ha animato con il suo entusiasmo la festa dei trentesimo anniversario dell’Associazione. Ha parlato delle tante iniziative portate avanti per ridare alla nostra olivicoltura, non solo i primati persi, il ruolo proprio di comparto fondamentale per un rilancio della nostra agricoltura, sempre più privata di suolo, ovvero della superficie essenziale per la coltivazione e la produzione di cibo. E non solo, per abbinare, con le altre città d’identità, sempre più al settore primario, il turismo, quello dei luoghi, l’origine della qualità del nostro cibo e, anche, espressione autentica di storia, cultura, tradizioni, nonché bellezza dei paesaggi. Presente, con Sonnessa, l’altro protagonista del successo che vive l’ANCO, Antonio Balenzano, direttore dal 2010, dopo l’esperienza, alla fine degli anni ’90, di dipendente della struttura operativa a Monteriggioni.
La festa aperta dal saluto del sindaco di Larino, Giuseppe Puchetti e del consigliere nazionale delle Città dell’OlioMaurizio Santilli, ben coordinata da Graziella Vizzarri, consigliera comunale di Larino con delega Città dell’Olio, è stata arricchita dagli interventi del coordinatore delle 31 Città dell’Olio del Molise Gianni Di Matteo, sindaco di San Martino in Pensilis, dalla delegata dell’assessore regionale all’agricoltura, dott.ssa Sandra Scarlatelli che ha illustrato i numerosi e interessanti impegni della Regione Molise. A seguire, la presentazione di un interessante video “Minerva” 30° Città dell’Olio da parte dell’autore Simone D’Angelo e di Nicola Malorni, già vicepresidente nazionale e, oggi, segretario regionale delle Città dell’Olio del Molise, che si è soffermato su un’interessante ricerca in attesa di risultati, e sulle tante virtù dell’olivo, alimento e, anche, medicamento.
A seguire una tavola rotonda molto particolare, che ha visto per la prima volta insieme tre Città d’Identità, riconosciute dalla legge promozione, valorizzazione e tutela del Made in Italy, all’articolo 40, quella del Vino con il Direttore Paolo Corbini; quella dell’Olio, con il già citato Antonio Balenzano, e quella del Tartufo, con la Vicepresidente nazionale, Simona De Caprio, sindaco di S. Pietro Avellana. Interessante l’impegno di ritrovarsi ogni anno a Larino, nel Molise, anche con le altre città d’identità, per discutere insieme delle questioni di loro competenza e dare forza alle politiche che rendono sempre più vincente il Made in Italy.
“È sempre un piacere tornare e rendere omaggio alla Città che ha dato i natali alla nostra Associazione ed al suo ideatore Pasquale Di Lena. Qui 30 anni fa 17 amministratori hanno deciso di dare il via ad un progetto ambizioso che ora vede 510 Enti proiettati verso la valorizzazione dei territori olivicoli con tanti progetti che stanno rivoluzionando il settore olivicolo. Una missione che ci entusiasma sempre di più per far crescere le nostre Comunità riscoprendo la nostra identità olivicola” ha dichiarato il Presidente delle Città dell’Olio Michele Sonnessa.
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