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Ad Ascoli Piceno, Fermo e Macerata raccolta delle olive in calo del 15%

Ad Ascoli Piceno, Fermo e Macerata raccolta delle olive in calo del 15%

Segnali incoraggianti sulla qualità del prodotto, nonostante una leggera flessione della quantità disponibile, meno accentuata nelle aziende irrigue

16 ottobre 2024 | 10:00 | C. S.

Qualità in aumento ma quantità in diminuzione nelle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata analizzando i primi risultati della raccolta delle olive nel Piceno secondo la CIA.

Grazie all'assenza della mosca olearia, la qualità delle olive si conferma eccellente, ma il prezzo medio al consumatore è aumentato di circa il 20-30% rispetto agli anni precedenti.

"In questi giorni proseguiamo con la raccolta delle olive, nonostante in alcune zone la grandinata abbia ridotto la produzione delle olive da mensa. Fortunatamente, il frutto si presenta integro e di buona qualità" dichiara Ugo Marcelli della Cooperativa Case Rosse di Poggio di Bretta, ad Ascoli. "Rispetto allo scorso anno, registriamo una diminuzione del 15% nella quantità di olive, causata in parte da una fioritura anticipata, che ha interessato non solo gli ulivi, ma anche altre colture fruttifere".

Marcelli sottolinea l'importanza dell'irrigazione come fattore determinante per limitare i danni della siccità. "Le aziende che hanno investito in sistemi di irrigazione, riescono a contenere meglio i danni legati alla mancanza d'acqua, preservando la salute delle piante. Le realtà agricole che non hanno adottato questa soluzione soffrono maggiormente gli effetti della scarsità idrica. La nostra speranza è che si prenda coscienza della necessità di restituire al mondo vegetale l'importanza che merita. Questo dovrebbe diventare un obiettivo prioritario per tutti". 

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