Associazioni di idee 18/10/2023

Frantoiani furiosi: a rischio l’unità della filiera olio di oliva in Italia

Frantoiani furiosi: a rischio l’unità della filiera olio di oliva in Italia

Forti fibrillazioni nel mondo olivicolo-oleario italiano, tra accuse di speculazione e voglia di unità. La lettera ai soci del presidente di Aifo, Elia Pellegrino, è un segnale di crisi del sistema?


L’unità della filiera olivicolo-olearia rischia di andare in pezzi in piena campagna olearia. Un esito imprevedibile alla vigilia della raccolta.

Di seguito, senza ulteriore commento, la lettera dei Presidente di Aifo, Elia Pellegrino, ai soci, pubblicata sulla pagina Facebook dell’Associazione.

Care amiche e amici frantoiani di Aifo,

voglio ribadirlo chiaro e forte: noi non siamo speculatori!

La sola idea di questa accusa è offensiva e diffamatoria, ledendo la dignità e l’onorabilità di un’intera categoria.

Noi siamo imprenditori, al servizio della filiera olivicolo-olearia. Siamo anzi l’anello centrale della filiera. Attraverso i nostri frantoi passa molto più della metà dell’olio extra vergine di oliva italiano che viene commercializzato nel mondo. Rischiamo ogni anno il nostro capitale, oltre alla nostra reputazione, per offrire un’eccellenza.

Abbiamo condiviso un percorso di concertazione all’interno del mondo olivicolo-oleario, con la creazione e l’attiva partecipazione ai lavori del FOOI, perché siamo imprenditori responsabili che ben comprendono il valore dell’unità, piuttosto che delle divisioni. Siamo l’anello centrale della catena e non saremo mai noi a sottrarci alle nostre responsabilità ma l’anello, se sottoposto a eccessive tensioni, si può spezzare. Sarebbe un dramma per l’intera filiera olivicolo-olearia.

Stiamo vivendo una campagna olearia particolarmente complessa e ho avuto modo di ricordarlo anche nel recente passato. Ci vogliono nervi saldi, sia a livello imprenditoriale che politico-associazionistico. La situazione di mercato, con basse produzioni e prezzi alti, purtroppo acuisce, anziché ridurre, le frizioni.

Non è intenzione né interesse del sottoscritto esacerbare gli animi o alimentare sterili polemiche. Come ho avuto modo di ribadire qualche giorno fa in un convegno a Bari questa è anzi l’ora dell’unità, purchè la si voglia tutti. E purchè non ci siano figli e figliastri.

Non sono un uomo solo al comando. Oltre alla visione del sottoscritto, il momento richiede che la presa di posizione della nostra Associazione sia forte ma soprattutto condivisa. Per questa ragione ho convocato un Consiglio di Amministrazione di Aifo per il prossimo 26 ottobre. In quella sede l’intero gruppo dirigente assumerà decisioni, e conseguenti deliberazioni, per far fronte alla difficile congiuntura. Di più a tutela della dignità e dell’onorabilità dell’intera categoria.

A voi voglio garantire l’imperituro impegno del sottoscritto nel difendere i frantoiani italiani in ogni momento e in ogni sede, ben consapevole del ruolo che ci viene assegnato.

Colgo l’occasione per augurarvi buon lavoro e una buona campagna olearia

Il presidente Aifo

Elia Pellegrino

di C. S.