In Spagna si salvano solo olio vergine e olio di sansa di oliva

Le aziende dell'Associazione Nazionale Industriali Confezionatori e Raffinatori di Oli Commestibili (ANIERAC) spagnoli hanno immesso sul mercato 56,58 milioni di litri, di cui 24,84 milioni di litri corrispondono all'olio di oliva in tutte le sue categorie, 1,69 milioni di litri all'olio di sansa e 30 agli oli vegetali, a maggio 2023.

Per quanto riguarda l'olio d'oliva, nel mese di maggio 2023 sono stati immessi sul mercato 24,84 milioni di litri, praticamente la stessa quantità di maggio 2022, quando sono stati immessi 24,56 milioni di litri. In termini di categorie, 10,75 milioni di litri corrispondono all'extravergine e al vergine con 2,84 milioni di litri. Le cifre per l'olio d'oliva dolce (“suave”) sono state di 7,87 milioni di litri e di 3,36 milioni di litri per l'olio d'oliva intenso.

Le vendite di olio d'oliva nei primi otto mesi del 2023 sono state pari a 177,53 milioni di litri, ovvero quasi 30 milioni di litri in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un calo del 14,42%. Nella ripartizione per le diverse qualità di olio d'oliva, l'"extravergine" ha accumulato 75,81 milioni di litri, l'11,26% in meno rispetto allo scorso anno. Olio di oliva vergine, con 18,93 milioni di litri, ovvero il 4,43% in meno rispetto al 2022. Anche gli oli di oliva "dolci" e "intensi", con 59,96 e 22,82 milioni di litri, registrano una diminuzione, in questo caso rispettivamente del 19,94% e del 21,29%.

Per quanto riguarda l'olio di sansa di oliva, a maggio sono stati immessi sul mercato 1,69 milioni di litri di olio di sansa di oliva. Con questi dati, il cumulo annuale dei primi otto mesi del 2023 ammonta a 11,30 milioni di litri, il 7,84% in meno rispetto allo stesso periodo della campagna 2021/2022, quando le vendite di olio di questa categoria hanno raggiunto i 12,26 milioni di litri.