Associazioni di idee 14/05/2019

I bollini e le etichette nutrizionali mettono a rischio il consumo di olio d'oliva

I bollini e le etichette nutrizionali mettono a rischio il consumo di olio d'oliva

Bollino rosso o nero per l'extra vergine nonostante numerose ricerche scientifiche abbiano dimostrato le proprietà benefiche per la prevenzione del rischio cardiovascolare e dei tumori intestinali


Prende il via in Canada, ad Ottawa, l’incontro del Codex Alimentarius, organismo della FAO che definisce gli standard di riferimento per la sicurezza degli alimenti. Tra gli argomenti in discussione i sistemi di informazione visiva con bollini fuorvianti che sconsigliano l’acquisto di prodotti di qualità Made in Italy per la presenza di grassi e zuccheri, senza considerare le quantità effettivamente consumate. Paradossalmente, sotto attacco c’è anche l’olio extravergine d’oliva nonostante numerose ricerche scientifiche abbiano chiaramente dimostrato le proprietà benefiche per la prevenzione del rischio cardiovascolare e dei tumori intestinali per la ricchezza di sostanze fenoliche bioattive e antiossidanti. Lo scorso novembre la Food and Drugs Administration (FDA) statunitense ha addirittura promosso l’olio EVO a “farmaco” invitando a indicare sulle confezioni degli oli contenenti almeno il 70% di acido oleico che il loro consumo porta benefici cardiovascolari, quando sostituisce il grasso saturo dannoso per il cuore, mentre recentemente una ricerca dell'Università di Firenze ha scoperto che l’olio extravergine è un importante alleato contro l'Alzheimer. L’oleuropeina aglicone e l’idrossitirosolo, infatti, prevengono la formazione di proteine tossiche responsabili dello sviluppo della malattia mentre i polifenoli riducono i processi che determinano un acutizzarsi della patologia.

“Il consumo pro-capite, negli ultimi 20 anni, è diminuito passando da 13 kg a 10,5 kg e rappresenta il 4% dei consumi dei grassi da condimento nel mondo, siamo quindi lontanissimi da quantitativi preoccupanti – spiega David Granieri, presidente di Unaprol, Consorzio olivicolo italiano – Mettere il bollino nero sulle confezioni di olio extravergine e quello verde su bibite gassate ricche di aspartame significa decidere consapevolmente di ignorare la salute dei consumatori a vantaggio degli interessi delle grandi multinazionali. Si tratta di una battaglia fondamentale per la difesa dei nostri prodotti e per la salvaguardia della qualità made in Italy messa in pericolo da infondate campagne allarmistiche. L’olio extravergine italiano è unico al mondo per qualità, biodiversità e sicurezza ma è costantemente attaccato dagli altri Paesi con politiche fiscali punitive, come quelle annunciate da Trump, o con sistemi di etichettatura a semaforo ingannevoli, come avviene in Gran Bretagna e in Francia”.

di C. S.