Turismo 15/04/2022

Il turismo dell'olio extra vergine di oliva piace anche perchè sostenibile

Il turismo dell'olio extra vergine di oliva piace anche perchè sostenibile

L’uso ottimale delle risorse ambientali, preservando la biodiversità, è fonte di diversificazione del reddito e motore di una vera multifunzionalità


Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, il turismo è sostenibile quando: “soddisfa i bisogni dei viaggiatori e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro”.

La definizione ci suggerisce che l’attività turistica può essere un’occasione di incontro tra persone appartenenti a territori e culture diverse, accomunate dalla curiosità di scoprire nuove prospettive e nuovi modi di vivere, secondo i valori della reciprocità e della solidarietà.

L’oleoturismo, come nuova forma di turismo, si basa su una serie di risorse talmente condivise a tutti i soggetti presenti su un territorio che il loro destino non può non coinvolgere le sfere più ampie di una popolazione, sia essa turistica che locale.

La sostenibilità risiede nella definizione stessa di oleoturismo, che ne è il naturale custode. Supera ampiamente la prova della sostenibilità in quanto è portatore di un equilibrio tra le tre dimensioni della sostenibilità a lungo termine, cioè degli aspetti ambientali, economici e socio-culturali.

A Sol&Agrifood sul tema è intervenuta Ada Rosa Balzan, membro del Comitato Tecnico Scientifico del Consorzio Turismo dell’Olo EVO Dop, Igp e Bio, esperta internazionale di sostenibilità, proprietaria del marchio SìRating per la misurazione della sostenibilità aziendale: "nella nuova declinazione del turismo enogastronomico dl’olio sta acquisendo una sua dimensione e identità distintiva di un territorio, pensiamo ad alcuni nostri territori vocati, come la Puglia o il Lago di Garda o la Toscana ma anche alla Grecia che nel 2017 aveva sottolineato la centralità del mondo dell’olio proprio nell’anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo voluto dalle stesse Nazioni Unite."

Alexander Passalis non limitò questo studio alla Grecia ma fece proprio un parallelismo con l’Italia, nel libro "Turismo e nuovi media" troviamo infatti  una serie di casi di studio dall'Italia e dalla Grecia, in cui l'olio extravergine  han un grande potenziale nel marketing delle destinazioni turistiche.

I percorsi dell'olio extravergine d'oliva soddisfano i parametri di sostenibilità e sono un altro modo per pubblicizzare l'olio come prodotto turistico - percorsi attraverso i quali i visitatori possono conoscere il processo di produzione , la sua qualità e importanza culturale in tutto l’arco dell’anno.

Il viaggio non è solo una vacanza, ma anche un’esperienza che ci arricchisce, permettendoci di riflettere sulla nostra quotidianità.

Ognuno di noi nella vita è sia cittadino che turista, perciò quando visitiamo un altro luogo dovremmo ricordarci sempre delle buone pratiche per la salvaguardia dell’ambiente e portarle con noi durante i nostri viaggi.

Maria Grazia Bertaroli, presidente del Consorzio, ha voluto invece sottolineare come l’uso ottimale delle risorse ambientali che l’azienda possiede, mantenendo i processi ecologici essenziali e contribuendo a preservare il patrimonio naturale e la biodiversità, sia fonte di diversificazione del reddito e nel contempo traghetti l’azienda stessa verso quella multifunzionalità che il new-business richiede.

di C. S.