Mondo 18/12/2023

L’olivicoltura della Turchia è Patrimonio Unesco

L’olivicoltura della Turchia è Patrimonio Unesco

Le pratiche riguardanti la coltivazione dell'olivo della tradizione turca esaltano la solidarietà, la cooperazione e l'armonia all'interno della comunità


In Turchia, la coltivazione dell'olivo si riferisce all'innesto, alla potatura e alla concimazione degli olivi selvatici, chiamati delice, e alla raccolta e lavorazione delle olive.

I metodi utilizzati si basano su conoscenze e pratiche tradizionali riguardanti la natura, come le caratteristiche ideali del suolo, il clima e il letame.

Gli ulivi vengono innestati e raccolti secondo il calendario popolare, e diversi rituali, feste e pratiche sociali (come spettacoli popolari, danze, gare e feste) segnano l'inizio e la fine della stagione del raccolto.

Ad esempio, gli abitanti dei villaggi si riuniscono per raccogliere le prime olive della stagione, e alcune olive vengono deliberatamente lasciate negli oliveti affinché i poveri possano raccoglierle.

Le conoscenze, i metodi e le pratiche tradizionali sono stati trasmessi per secoli all'interno delle famiglie e dei villaggi, oralmente e partecipando alle pratiche associate.

Oggi contribuiscono alla loro trasmissione anche pubblicazioni, corsi di educazione non formale e seminari informativi.Oltre al simbolismo dell'olivo e della foglia (associati alla pace, all'eternità, alla saggezza e all'armonia), le pratiche riguardanti la coltivazione dell'olivo esaltano la solidarietà, la cooperazione e l'armonia all'interno della comunità.

L’elemento contribuisce anche agli sforzi di sostenibilità ambientale e svolge un ruolo importante nel mantenimento dell’identità sociale e culturale, in particolare nelle zone rurali.

di C. S.