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Industria olearia spagnola in allarme: addio a 150 mila tonnellate di esportazioni verso gli Stati Uniti
La Spagna vedrà sfumare il 20% del suo mercato estero e tutti i grandi investimenti fatti negli Stati Uniti. Senza un periodo transitorio le imprese hanno già dovuto sostenere ingenti perdite economiche
28 novembre 2019 | C. S.
E' allarme export per la Spagna dell'olio d'oliva.
Secondo Asoliva, l'associazione commerciale che riunisce la maggior parte delle aziende di confezionamento per l'esportazione, "l'applicazione dei dazi di Trump significherà che la Spagna non esporterà più 60.100 tonnellate direttamente negli Stati Uniti e indirettamente, attraverso l'Italia, altre 90.000 tonnellate in più. Insomma, il nostro paese smetterà di esportare circa 150.000 tonnellate, senza tener conto delle quantità che altri paesi, oltre all'Italia, acquistano da noi, imballano ed esportano negli USA".
Un mercato, quello degli Stati Uniti, che, pur non avendo registrato la crescita prevista negli ultimi cinque anni, ha rappresentato uno sbocco naturale con margini interessanti per gli oli spagnoli. Il lavoro promozionale svolto negli ultimi anni dal settore, con Interprofesional, ICEX ed Extenda, potrebbe essere quasi rovinato.
"Una tariffa del 25% significherà, in pratica, l'espulsione dell'olio spagnolo dagli Stati Uniti, un mercato in cui il nostro paese è stato leader negli ultimi cinque anni e che rappresenta il 50% dell'olio d'oliva consumato al di fuori dell'Unione Europea. Il prezzo eccessivo dell'olio spagnolo porterà quindi alla sua scomparsa dagli scaffali statunitensi a vantaggio di paesi concorrenti all'interno dell'UE come l'Italia, la Grecia e il Portogallo, che non hanno questa tariffa, e altri come il Marocco, la Turchia e il Cile. La Spagna perde il 20% del suo mercato estero e tutti i grandi investimenti fatti negli Stati Uniti dall'industria spagnola", ha detto ASOLIVA.
L'esperienza di ciò che è successo con le tariffe sulle olive nere spagnole da tavola negli Stati Uniti è molto indicativa di cosa potrebbe accadere con gli oli spagnoli confezionati.
Inoltre, dato che non vi è stato un periodo transitorio per l'entrata in vigore di tali tariffe, molte delle imprese spagnole interessate non sono state in grado di rinegoziare con i loro clienti l'impatto economico di tali costi supplementari e hanno dovuto sostenere pesanti perdite economiche per le merci in transito.
Uno dei principali beneficiari di questa catastrofe sarà l'industria locale americana, che potrà acquistare olio spagnolo alla rinfusa e confezionarlo a prezzi duty-free, spostando così il prodotto a marchio spagnolo.