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L'olivicoltura australiana non basta e così aumenta la sua importazione di olio d'oliva
In continua crescita le importazioni. La Spagna e l'Italia sono i principali fornitori dell'Australia, e raggiungono l'89,9% del totale delle importazioni. Segue la Grecia che si distingue con il 4,4%. Il restante proviene principalmente da Turchia 1,9%, Libano 1,4% e Tunisia 1,1%
08 novembre 2019 | C. S.
L’Australia possiede una superficie di 7.741.220 km2, di cui circa 35.000 sono stati destinati alla coltivazione dell'olivo. Il valore aggiunto lordo dell'agricoltura rappresenta il 2,52% del prodotto interno lordo. La popolazione di questo paese è di 24.450.561 persone e di queste il 10,35% vive in zone rurali. Questa popolazione ha un'aspettativa di vita di 82,50 anni e il numero di figli o figlie per donna è pari a 1,76.
Nonostante abbia un produzione olearia, l'Australia deve importare per soddisfare il suo fabbisogno interno d'olio d'oliva.
Secondo dati Coi, le importazioni australiane di olio di oliva e olio di sansa di oliva sono aumentate del 7,0% durante l'ultima campagna 2017/18 raggiungendo 31.699 tonnellate (t). Si registra un aumento del 10,2% rispetto alla campagna 2012/13 in cui sono state raggiunte 28.762 t.
La Spagna e l'Italia sono i principali fornitori dell'Australia, e raggiungono l'89,9% del totale delle importazioni. Segue la Grecia che si distingue con il 4,4%. Il resto dei paesi è inferiore al 2%. I maggiori aumenti della campagna 2017/18 si sono verificati in Libano e in Spagna (rispettivamente 47,7% e 12,7%), rispetto alla campagna precedente.
Per origine delle importazioni, il 94,6% del totale proviene dall'Unione europea. Il restante 5,4% proviene principalmente da Turchia 1,9%, Libano 1,4% e Tunisia 1,1%.Per quanto riguarda i volumi per categoria di prodotti, il 51,3% delle importazioni totali è stato registrato con il codice 15.09.10 (oli di oliva vergini), seguito dalle importazioni corrispondenti al codice 15.09.90 (oli di oliva ) con il 47,3% e il restante 1,4% corrisponde alle importazioni del codice (15.10.00) (oli di sansa di oliva).
L'evoluzione delle importazioni di oli di oliva vergini e oli di oliva mostra un cambiamento di tendenza a partire dalla campagna 2014/2015. Il volume importato di oli di oliva vergini è aumentato del 27,5%. Il dato emerge se si confrontano le campagne 2017/2018 con la 2007/2008. Il volume degli oli di oliva vergini rappresentavano il 46,0% delle importazioni totali.