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In arrivo 300 milioni di euro per l'olivicoltura, ma in Andalusia

Il governo della provincia iberica ha deciso di creare un sottoprogramma dedicato al settore olivicolo destinandovi i fondi europei, quelli nazionali e quelli regionali. Più formazione, ricerca e sviluppo e migliore gestione dei territori olivicoli
11 marzo 2015 | C. S.
In Andalusia l'olivicoltura rappresenta il 35% dell'occupazione agricola ed è la principale attività economica in più di 350 comuni.
L'Andalusia, con oltre 1,5 milioni di ettari e 320.000 aziende agricole, rappresenta il 40% della produzione mondiale di olio d'oliva (da 0,5 a 1,4 milioni di tonnellate) e i 20 % delle olive da tavola (400.000 tonnellate). L'oliveto andalusa appresenta il 62% della superficie olivicola spagnola e il 31% dell'Europa, è distribuito su otto province, con particolare rilevanza in Jaén, Córdoba, Granada, Málaga e Siviglia.
E' questa la ragione che ha spinto il governo andaluso a decidere di inserire una voce specifica dedicata all'olivicoltura nel proprio piano di sviluppo rurale.
A questa voce verranno destinati 231 milioni di euro di fondi comunitari, 51 dal governo andaluso e 22 da quello spagnolo.
Nel mentre in Italia si discute di un piano olivicolo nazionale per un valore di 30 milioni di euro, per l'intero territorio nazionale, e la mozione è bloccata dal governo nelle aule parlamentari, l'Andalusia decide di investire su quattro assi principali. Oltre al miglioramento e all'innovazione nelle aziende agricole e attività di supporto ai mercati, verrà finanziata anche la formazione e la ricerca e sviluppo ma anche una migliore gestione dei territori olivicoli.
In quest'ultima azione molta attenzione verrà data alle buone pratiche agronomiche e alla lotta all'erosione. Nei prossimi cinque anni, grazie alla decisione odierna, 69000 ettari olivetati, pari a 10000 aziende, riceverà un premio variabile tra i 110 e i 270 euro ad ettaro.
Il 38% dei 300 milioni di euro stanziati verrà destinato a rafforzare la competitività delle aziende agricole. Saranno ammesse a contributo l'efficienza energetica, attività di marketing e il sostegno all'internazionalizzazione.
Incentivi specifici sono previsti per il ricambio generazionale.