Italia 21/02/2023

Sostenibilità in vendita: 12 imprese hanno comprato 2161 crediti

Sostenibilità in vendita: 12 imprese hanno comprato 2161 crediti

Green washing con i boschi italiani. I crediti sono stati generati da 8.301 ettari di boschi, appartenenti a 13 proprietari, e nel complesso hanno un valore economico di circa 133.000 euro


Dal 31 dicembre scorso sono 2.161 i "crediti di sostenibilità" (su 4.009 generati) acquistati sul mercato volontario da 12 aziende per compensare le loro emissioni, o nell'ambito di programmi di responsabilità sociale. I crediti sono stati generati da 8.301 ettari di boschi, appartenenti a 13 proprietari, e nel complesso hanno un valore economico di circa 133.000 euro. Tutti i dati sono riportati, nella massima trasparenza, nel registro dei crediti sul sito "creditisostenibilita.it" e riguardano uno dei recenti progetti della Riserva di Biosfera dell'Appennino tosco emiliano, iniziato circa due anni fa. Si basa sul fatto che i boschi, oltre a prodotti come legna, castagne o funghi, forniscono infatti servizi preziosi per tutta la collettività, chiamati "ecosistemici", che riguardano ad esempio la biodiversità, la regimazione dell'acqua e l'assorbimento della CO2.

Ora per la prima volta in Europa, questi "vantaggi immateriali" sono stati riconosciuti, certificati da due enti specializzati- Fsc (Forest stewardship council) e Pefc (Programme for endorsement of forest certification schemes)- e immessi sul mercato volontario in forma di "crediti di sostenibilità". Per prima cosa il Parco nazionale dell'Appennino tosco emiliano, che a sua volta coordina la Riserva di Biosfera ha raggruppato i 13 proprietari di aree boschive (Usi civici e altri soggetti pubblici di Lunigiana e Garfagnana, Modena, Parma e Reggio Emilia). Con loro ha poi sottoscritto specifici accordi per applicare "buone pratiche" di gestione delle foreste (accanto a quelle in uso da secoli) e tutelarle in modo ancora più sostenibile.

Come risultato si sono ottenute 4.000 tonnellate di anidride carbonica in più assorbite all'anno, che nel progetto del Parco sono state trasformate in "crediti". Ognuno di questi, pari a una tonnellata di CO2 equivalente, ha un valore economico di 40,26 euro e la loro vendita ha fruttato circa 70.000 euro. Rispetto ad un normale "credito di carbonio" acquistato dalle grosse aziende obbligate a compensare le loro emissioni (che costano circa sei euro) quelli del Parco portano infatti con sè il valore aggiunto della gestione sostenibile dei boschi, con benefici per le comunità, anche in termini di lotta ai cambiamenti climatici. Per il presidente dell'ente Parco Fausto Giovannelli, si è quindi di fronte ad un vero e proprio cambio di paradigma culturale perchè "è dal 1923 che in Italia è stabilita la tutela dei boschi, ma fino ad oggi solo imponendo dei tetti al taglio del legname. Noi, cercando di attuare la strategia nazionale di forestazione, mettiamo invece a valore anche economico tutti gli aspetti positivi (compresi quelli turistici) e cediamo i crediti certificati a soggetti che volontariamente contribuiscono ad un beneficio per tutta la comunità". Inoltre, ai proprietari dei boschi che li gestiscono in maniera sostenibile viene riconosciuto un valore economico, come mai prima d'ora era successo. Gli acquirenti dei crediti ne hanno ricevuto materialmente oggi i certificati, nel corso dell'assemblea annuale della Riserva Mab Unesco che si è svolta a Reggio Emilia.

di C. S.