Italia
QUALITA' DEL TARTUFO A RISCHIO
Alla Camera si fa largo una legge che può compromettere la bontà del nobile tubero. L’allarme dei cercatori senesi è alto. Si profila un “rischio estinzione”. Intanto, in attesa della Mostra del Bianco e dell’Asta di Firenze si respira aria di fermento nelle Crete
01 novembre 2003 | C. S.
Nel âfosso Mabbioneâ e nelle albe nebbiose dei âcalanchiâ il fermento è già alto. Gli oltre trecento tartufai senesi sono allâopera in vista della diciottesima Mostra del Bianco delle Crete, e dellâAsta via satellite che si terrà il primo novembre nei pressi di Firenze. Ma lâagitazione nasce soprattutto guardando a Roma, dove la Commissione Agricoltura della Camera sta dibattendo la nuova proposta di legge sul Tartufo: proposta indecente nei contenuti attuali, secondo i cercatori toscani, che lanciano un chiaro allarme: "così rischiamo lâestinzione", dicono, "e con noi la genuinità del prodotto garantito".
Gianfranco Berni, intanto, presidente dellâAssociazione tartufai senesi punta il dito contro lâipotesi di modifica alla legge 752/85, attualmente vigente, soprattutto per due motivi: âsi vuol equiparare attività tartufigena e attività agricola; è assurdo â commenta â la âcercaâ dei tartufi è unâarte, ha regole e saggezze particolari. Attualmente è consentita liberamente in boschi e terreni non coltivati, ma se questo non sarà più possibile, scomparirà la tradizione dei tartufai, di cui la nostra terra è ricca da sempreâ.
I cercatori senesi sono pronti ad attutire il colpo: da quasi 30 anni gestiscono una riserva tartufigena di 60 ettari. Ma non tollerano che si voglia disconoscere le specificità di unâattività che nel loro sodalizio accomuna oggi oltre trecento persone: âil tartufaio è la prima garanzia contro le contraffazioni â afferma Berni â ma la nuova legge introduce lâautofattura. Mi auguro che non passi, sarebbe veramente un disastro. Chi mette in commercio il tartufo non sarebbe più tenuto a garantirne lâorigine; il tartufo estero potrebbe essere spacciato per il nostroâ.
Un paradosso, sottolineano nella terra più ricca di denominazioni dâorigine: âsi parla tanto di tracciabilità e tutela delle tipicità , e poi si consente il caos su un prodotto come il tartufo?â.
Nel frattempo, in attesa degli esiti del dibattito parlamentare, i tartufai senesi sono allâopera con gli eventi di questa settimana in corso.
Il 2 novembre prende infatti il via âCrete dâAutunno 2003â, la manifestazione-contenitore culminante nella diciottesima Mostra del Bianco (8-9 e 15-16 novembre). Già si annuncia la presentazione del progetto per il primo Museo nazionale del Tartufo, e lâannuale consegna del premio âTartufo per la paceâ .
Alla vigilia, i âdiamanti bianchiâ di crete e calanchi sono attesi allâAsta del primo novembre al Castello di Cafaggiolo (Firenze): in collegamento via satellite con i ristoranti âLe Cirqueâ (New York) e âValentinoâ (Los Angeles) saranno battuti pezzi rigorosamente toscani, con devoluzione del ricavato allâospedale pediatrico di Firenze. E i cercatori senesi vogliono assicurare allâevento una degna attenzione e scorta.
Fonte: Agenzia Freelance