Italia

Crisi agricola in Lombardia: - 50% mais e -20% latte

03 agosto 2012 | C. S.

Le alte temperature e la completa assenza di precipitazioni di questi giorni stanno mettendo in forte difficoltà tutta la realtà produttiva agricola lombarda. L’allarme viene da Fedagri Confcooperative Lombardia, organizzazione che raggruppa oltre 250 imprese cooperative agroalimentari della regione per oltre 2,5 miliardi di Euro di fatturato.

“I danni che stiamo registrando nelle produzioni agricole e zootecniche sono sempre più ingenti e preoccupanti”, spiega il Presidente della Federazione regionale Fabio Perini. “Le alte temperature e la siccità stanno già facendo sentire i loro effetti sui raccolti delle produzioni vegetali: grossi problemi ci sono nel pomodoro, soprattutto quello che sarà raccolto tra il 5 e il 15 di Agosto, ma anche nel mais che nelle situazioni peggiori presenta delle ‘micropannocchie’, con un danno produttivo di oltre il 50% e che arriva al 30% anche nel caso in cui siano mancati dei turni di irrigazione, come molto spesso è successo. La situazione è un po’ migliore per la barbabietola, ma resta problematica anche per la soia”.

“Anche il quadro delle produzioni zootecniche si aggrava progressivamente”, continua Perini. “Le vacche da latte arrivano a produrre il 20% di latte in meno, per le alte temperature e anche per il basso livello di ingravidamento stagionale. Questa situazione infine determina effetti negativi importanti anche per gli allevamenti suinicoli, che si vedono aumentare i costi energetici di circa il 20%, per il condizionamento degli ambienti; si riduce inoltre di circa il 25% il tasso di accrescimento dei suini all’ingrasso, con il relativo aumento del costo dell’alimentazione, già sotto pressione per l’aumento dei listini del mais, dovuto anch’esso, guarda caso, proprio alla siccità”.

“Le difficoltà purtroppo non riguardano la sola fase agricola – conclude Perini - ma rischiano realmente di travolgere alcune filiere strategiche per il Made in Italy agroalimentare, come le filiere cooperative, che diversamente da quelle dell’industria privata si approvvigionano delle materie prime agricole dei soci del territorio”.