Italia
Quote latte: l'Ue apre procedura di infrazione
La Commissione Ue contesta indebiti aiuti di stato per la proroga del pagamento dei prelievi sul latte previsti dalla legge 119/2003 e 33/2009
11 febbraio 2012 | C. S.
La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea dell’intenzione della Commissione di avviare nei confronti dell’Italia una procedura di infrazione “per aiuti di Stato a seguito della concessione con il Decreto legge n. 225/2010 della proroga del pagamento dei prelievi sul latte previsti dalle legge 119 del 2003 e dalla legge 33 del 2009” non è che l’autorevole conferma di quanto Confagricoltura va sostenendo in merito alla necessità di assicurare la corretta applicazione del regime delle quote latte.
In pratica, spiega Confagricoltura, la Commissione ritiene che la proroga concessa dall'Italia rappresenti un ingiustificato aiuto di stato a favore dei produttori interessati e quindi sia incompatibile con le norme europee in materia di concorrenza.
La Commissione, anche alla luce delle osservazioni pervenute, prenderà una decisione che potrebbe comportare conseguenze negative, sia per l’Amministrazione, sia per i produttori di latte interessati.
“Oggi arriva dall’Europa un segnale forte per una rigorosa applicazione della normativa sulle quote latte finalizzata a porre fine a privilegi e impunità finora concessi in Italia ad una sparuta minoranza di irriducibili produttori inadempienti, che da sempre abbiamo denunciato”. Così Fedagri-Confcooperative commenta la procedura di indagine formale avviata dalla Unione Europea sulla proroga dei pagamenti delle multe per le quote latte.
“Fedagri, che ha sempre denunciato il continuo rinvio dei termini per il pagamento delle multe dovute per lo sforamento delle quote produttive, accoglie con soddisfazione la presa di posizione della Ue, augurandosi che porti finalmente a ristabilire nel settore una equità competitiva nel rispetto della stragrande maggioranza dei produttori onesti”.
Quella delle quote latte è una storia che deve finire e presto. Questa vicenda ci è costata finora oltre 1,7 miliardi di euro, ai quali abbiamo contribuito tutti, compresi gli agricoltori. In questi anni si sono tutelati gli splafonatori, il cui operato ha causato soltanto danni. Mentre si sono ignorate completamente le esigenze dei tantissimi agricoltori onesti che stanno vivendo una fase di grande crisi. E’ quanto sostenuto dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito alla notizia relativa alla decisione della Commissione europea di aprire nei confronti dell'Italia una procedura di indagine formale sugli aiuti di Stato, invitandola a fornire informazioni sulla proroga di 6 mesi al 30 giugno 2011, del pagamento della rata delle multe sul latte in scadenza al 31 dicembre 2010.
Verso quella proroga -ricorda la Cia- noi ci siamo sempre opposti e anche con la massima fermezza, perché ritenuta un vero sopruso e un atto di ingiustizia verso chi è stato sempre alle regole nazionali e comunitarie.
La partita quote latte ha da troppi anni condizionato l’agricoltura italiana. E’ ora, quindi, di finirla una volta per tutte. La legge c’è. Facciamola rispettare. Per questo motivo la Cia ribadisce che non esiste assolutamente alcun motivo per un’ulteriore proroga del pagamento delle multe. Sarebbe un’assurdità. Bisogna chiudere questo increscioso e mortificante capitolo.