Gastronomia

La Sacralità del Pane in Sardegna

La Sacralità del Pane in Sardegna

Il 21 novembre verranno fatti conoscere ai parigini i pani sardi fermentati con il lievito madre, legati alle radici e le tradizioni con dimensioni di sacralità

18 novembre 2024 | 10:30 | C. S.

Il 21 novembre riflettori accesi sulla Sardegna con una conferenza al lycée hôtelier Guillaume Tirel dal titolo "I pani rituali in Sardegna, un patrimonio da salvaguardare", ideata da Gian Paolo Cossu, vice-delegato dell'Accademia italiana della cucina di Paris-Montparnasse e sostenuta dalla delegata Laura Giovenco-Garrone. La Sardegna sarà rappresentata dall'assessore regionale al Turismo, Franco Cuccureddu, e dagli studenti, docenti e preside dell'alberghiero Costa Smeralda di Arzachena, cui è affidata la preparazione del menù della degustazione con un assaggio di antichi piatti sardi a base di pane.

Poi ancora, l'editore Carlo Delfino, che ha pubblicato tra l'altro il libro "La Sacralità del Pane in Sardegna", il presidente e vice dell'Accademia sarda del lievito madre, Giovanni Antonio Farris e Gianfranco Porta, che faranno conoscere ai parigini i pani sardi fermentati con il lievito madre, e il presidente dell'Isre-Istituto superiore regionale etnografico, Stefano Lavra, che introdurrà la conferenza con una sua relazione. Un filmato, poi, mostrerà le principali fasi della preparazione di un pane rituale del raccolto: "su mannuju" di Olmedo.

"I Pani rituali della Sardegna - sottolineano Giovenco e Cossu - si inseriscono perfettamente nel tema di quest'anno, legato alle radici e le tradizioni. In particolare, troviamo estremamente interessante parlare di un aspetto meno conosciuto del pane, che da 'alimento' diventa 'simbolo', assumendo dimensioni di ritualità e di sacralità".