Gastronomia 15/06/2017

Festival a Capannori, Grandi Giardini Italiani


Prosegue fino al 2 luglio il Villa Reale Festival a Capannori nei maestosi giardini della Villa Reale di Marlia.
L'antica dimora, appartenuta, tra gli altri, a Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone e principessa di Lucca, dopo aver ospitato nel corso della Storia artisti e intellettuali come Salvador Dalì e Alberto Moravia e visto esibirsi al Teatro di Verzura Niccolò Paganini, torna ad aprire i cancelli alle Arti dello Spettacolo con performance musicali e teatrali. Villa Reale di Marlia fa parte di Grandi Giardini Italiani, la rete dei più bei giardini visitabili. (www.grandigiardini.it)
Dal 16 al 18 giugno “Un tuffo nel passato”, un weekend all'insegna del nostro grande passato musicale: dalla musica swing, alla serata dedicata agli anni ‘60 fino al grande tributo ai Beatles.
Tra musica e teatro, 23-24-25 giugno: tre serate di contaminazione che si inaugurano con una produzione del Teatro del Carretto e Associazione La Credenza “Blake Eternal life show” dedicato al grande poeta maledetto e che proseguono con il teatro comico dei Mercanti di Monologhi e la musica-spettacolo di Tony Cercola.
L'arte della meraviglia, 30 giugno, 1 e 2 luglio: gran finale con l'Arte che non ti aspetti: performance di fuoco, luci, acqua e incanti di ogni tipo. Ad esibirsi il duo Briseart e la Compagnia di Teatro Lunatico.
Il costo della serata è di 25 euro e include la visita alla Villa, aperitivo serale a KM0 e lo spettacolo serale. Per chi volesse prima dello spettacolo sarà possibile cenare all'interno del Parco con degustazioni a cura de La strada del Vino e dell'Olio di Lucca, Montecarlo e Versilia e il ristorante i Diavoletti.

IL PARCO
La Villa Reale di Marlia, è stata, nel corso di molte generazioni e molti passaggi di proprietà, la residenza di nobili famiglie e di grandi mecenati d'arte.
All'inizio dell'800 la sorella di Napoleone, principessa Elisa Baciocchi, ampliò il grandioso complesso. Modernizzò secondo il gusto della sua epoca l'antico Palazzo Orsetti e le logge anteriori che fungono da entrata, ma lasciò intatti gli splendidi giardini del'700, con il teatro di verzura intagliato nella vegetazione e il Viale delle Camelie, di particolare pregio per le numerose varietà rare risalenti all'800.
Dopo la caduta di Napoleone, i duchi di Parma ed in seguito i granduchi di Toscana entrarono in possesso della villa che, con l'Unità d'Italia, passò a Vittorio Emanuele. Il re la cedette al principe Carlo, fratello dell'ultimo re delle Due Sicilie, il quale poi per poter onorare i debiti del figlio, mise in vendita la villa, all'asta i mobili e fece abbattere molti alberi del parco per farne legname.
Il conte e la contessa Pecci-Blunt acquistarono la villa nel 1923 e commissionarono ad un famoso architetto francese, Jacques Greber, i lavori nel giardino: crearono boschi, ruscelli ed un lago che fanno da grandioso, romantico complemento alla serie di giardini classici italiani del tempo degli Orsetti. Tra gli ospiti illustri del passato vann ricordati il violinista e compositore Paganini, esponenti di Case Reali di tutta Europa e il pittore americano John Singer Sargent, che dipinse acquarelli di scene nella villa.
Nel 2015 una giovane coppia, essendosi perdutamente innamorata del complesso ormai trascurato, acquistò la proprietà accettando la sfida di riportare la Villa Reale di Marlia al suo antico splendore commissionando importanti lavori di restauro sia degli edifici sia dei giardini

 

di C. S.