Economia
Gli extra vergini a denominazione crescono nella GDO
Il prezzo più alto per un olio Dop è riscontrabile in Trentino, dove nel 2012 mediamente un litro di olio certificato è stato venduto a 12,37 euro
11 maggio 2013 | C. S.
L’undicesimama edizione del concorso Sirena d'Oro si è svolta in un’annata positiva per il settore degli oli a marchio venduti nella gdo. Secondo dati elaborati da Unaprol, e diffusi nel corso della premiazione, nel 2012 c’è stato un lieve incremento dell’1% sia in volume che in valore di oli a denominazione venduti, passando da un livello di 2.735.533 litri ad uno di 2.770.764 litri rispetto al 2011.
Con riferimento al 2011, il comparto delle produzioni dop indica un percorso di crescita, anche se moderata: 11.229 tonnellate certificate nel 2011, con una progressione dell’8% rispetto al 2010.
In crescita del 18,6% rispetto al 2010 anche il fatturato alla produzione (che somma il fatturato all’origine mercato nazionale e quello export). In aumento il giro d’affari con un +6,6%. Il valore alla produzione è pari a 83 milioni di euro, di cui 49 sviluppati all’estero con un +15% nei volumi esportati. Nel 2011 si registrano importanti aumenti della produzione per alcuni oli della Puglia (Terra di Bari e il Dauno), per il Garda e per la dop Umbria.
Le aziende che producono oli d’oliva dop distribuiscono il 62,6% della produzione alla gdo, il 4,1% ai grossisti, il 3,1% al dettaglio tradizionale, il 6,2% all’Horeca, il 9,5% alla vendita diretta ed il residuo 14,4% ad altri canali. La destinazione delle vendite si sviluppa verso altre regioni (64,3%). Il 24% delle vendite è, invece, destinato al mercato regionale ed il 12% a quello locale.
I dati IRI infoscan rilevati per il mercato dell’olio all’interno di Iper, Super e negozi a libero servizio (da 100 a 399 mq), evidenziano che solo poco più dell’1%, è destinato agli oli bio e a denominazione.
L’analisi regionale delle vendite in volume mostra che il 30% degli oli dop e igp venduti attraverso la gdo è acquistato in Lombardia; seguono per importanza l’Emilia Romagna (14%), il Veneto (13%), il Piemonte e la Val d’Aosta (11%), la Toscana (10%), il Lazio (5%). Le restanti regioni mostrano percentuali residuali come la Campania che è quintultima in classifica.
Il prezzo più alto per un olio dop è riscontrabile in Trentino, dove nel 2012 mediamente un litro di olio dop o igp è stato venduto a 12,37 €. Seguono la Lombardia (10,98 €/lt), il Veneto (10,85 €/lt), la Toscana (10, 51 €/lt)e il Lazio con un livello di prezzo pari a circa 10,40 €/lt.
Tra le marche presenti sul mercato, solo per alcune fra le più note è possibile trovare referenze di oli dop, perché la gran parte degli oli dop venduti all’interno della gdo rientra in una strategia di differenziazione dell’insegna, più che dei singoli produttori. Il 45% degli oli dop venduti è a private label, come anche un altro 45% è rappresentato da diverse marche minori. Tale situazione evidenzia una polverizzazione dei marchi degli oli dop e l’impossibilità per gli operatori minori di detenere quote di mercato ragionevoli, soprattutto all’interno delle insegne della grande distribuzione.
Gli oli Dop e Igp attualmente riconosciuti nell’Unione europea sono 117. Di questi, quasi il 40% è rappresentato da marchi italiani (43 di cui un igp), seguono la Grecia (27) e la Spagna (26). In Italia, la suddivisione regionale del numero di denominazioni continua a rispecchiare la specializzazione produttiva dell’olio in generale: la regione nella quale si registra il maggior numero di riconoscimenti è la Sicilia con sei denominazioni, seguita dalla Puglia, dalla Campania e dalla Toscana con cinque e da Abruzzo, Calabria e Lazio con quattro.
I vincitori del Sirena d'Oro di Sorrento
Nella categoria fruttato leggero la Sirena d’Oro è stata assegnata all’azienda agricola Riva del Garda con la Dop Garda – Trentino, la Sirena d’Argento all’azienda agricola Tommaso Masciantonio con la Dop Colline Teatine, e la Sirena di Bronzo a Redoro Frantoi Veneti con la Dop Veneto.
L’Azienda Agricola Laura De Parri con la Dop Canino si è aggiudicata la Sirena d’Oro nella categoria fruttato medio. Nella stessa categoria, Sirena di Bronzo all’Azienda Biancheri con la Dop Colline Pontine e Sirena di Bronzo all’Az. Agricola Marfuga con la Dop Umbria – Colli Assisi Spoleto.
La Sirena d’Oro nella categoria fruttato intenso è stata attribuita alla Cooperativa agricoltori Valle del Cedrino con la Dop Sardegna. La Sirena d’Argento è stata vinta dall’azienda agricola biologica Titone con la Dop Valli Trapanesi. I Frantoi Cutretra con la Dop Monti Iblei – Gulfi si sono aggiudicati la Sirena di Bronzo.